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Giornata importante, oggi, per il progetto "Firenze ci sta a cuore" che cerca di insegnare ai ragazzi delle scuole superiori della città la rianimazione cardiopolmonare

“Firenze ci sta a cuore”: 180 studenti imparano la rianimazione

Giornata importante, oggi, per il progetto "Firenze ci sta a cuore" che cerca di insegnare ai ragazzi delle scuole superiori della città la rianimazione cardiopolmonare
Giornata importante, oggi, per il progetto “Firenze ci sta a cuore” che cerca di insegnare ai ragazzi delle scuole superiori della città la rianimazione cardiopolmonare

FIRENZE – Questa mattina ‘Firenze ci sta a cuore’ – il progetto ideato nel 2009 dal consigliere comunale della Lista Galli Alberto Locchi, che si prefigge di insegnare grazie a Misericordie, Cri, Anpas e associazione NiccoTestini, la rianimazione cardiopolmonare agli studenti delle scuole superiori fiorentine -, ha vissuto una giornata importante: ben 100 ragazzi dell’istituto Peano e 80 del Castelnuovo, seguiti da 25 istruttori volontari, hanno infatti imparato come comportarsi in caso di paziente in arresto cardiaco. Un traguardo importante, che consente agli studenti di reagire con maggiore lucidità, responsabilità e preparazione in condizioni di emergenza.

Con l’appuntamento di oggi, dall’inizio del progetto “Firenze ci sta a cuore”, sono circa 3.500 gli studenti fiorentini che hanno preso parte all’iniziativa. Cifre significative, senza considerare i 150 vigili Urbani, i 100 dipendenti comunali, gli agenti della polizia stradale, molte società sportive e diverse associazioni private che in questi anni hanno voluto partecipare al programma. E non è tutto: l’8 giugno, 50 istruttori di “Firenze ci sta a cuore” andranno a Mirandola, la cittadina emiliana colpita dal terremoto, e faranno il corso agli 800 ragazzi del posto.

I ragazzi assistono al corso
I ragazzi assistono al corso

“Insomma, Firenze, con questa iniziativa è la prima città in Italia che istituzionalmente eroga un corso del genere agli studenti. La rianimazione di base raccoglie quelle semplici manovre che tutti possono fare, utili a dare un supporto vitale al paziente in attesa dei soccorsi qualificati – spiega Locchi – Statisticamente una città come Firenze va incontro a circa 500 arresti cardiaci improvvisi ogni anno (1 ogni mille abitanti) e, sapere come comportarsi è fondamentale se si pensa che senza una rianimazione efficace, entro 5 minuti, il paziente va incontro a danni cerebrali irreversibili. Non ultimo – termina il consigliere comunale – l’opportunità che viene data ai ragazzi di entrare in contatto col mondo del volontariato, facendo loro capire di come tutti, dedicando qualche ora del proprio tempo, possano aiutare i sofferenti e i bisognosi”.

Statisticamente una città come Firenze va incontro annualmente a circa 500 arresti cardiaci improvvisi ogni anno (1 ogni 1000 abitanti)
Statisticamente una città come Firenze va incontro a circa 500 arresti cardiaci improvvisi ogni anno (1 ogni 1000 abitanti)

Sicurezza


Giulia Ghizzani

Giornalista

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