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Wallace

Il Wallace come il Rainbow di Los Angeles. Il pub pratese della musica live

Il palco del Wallace pub a Prato (photo by Antonio Ancarola)
Il palco del Wallace pub a Prato (photo Antonio Ancarola)

FIRENZE – Chi dice che la musica dal vivo non sia più una prerogativa della Toscana non ha mai messo piede al Wallace. Apparentemente un pub come tanti altri in realtà, durante questi anni, il Wallace a Prato è diventato uno dei punti di riferimento per musicisti e amanti della musica di qualità. La birra e l’ottima cucina fanno il resto.

L’EVENTO DEL 19 GIUGNO

Agenda alla mano, dunque. Il 19 giugno è l’occasione giusta per una serata all’insegna del rock. La band Hard Rock Night – con Giacomo Castellano alla chitarra, Marco Confetti alla batteria, Marco Polidori al basso e Andrea Ranfagni alla voce – renderà omaggio ai grandi gruppi rock degli anni ’70 e ’80, aprendo una nuova stagione di eventi musicali di alta qualità.

IL RAINBOW DI LOS ANGELES

Entrare al Wallace è un po’ come entrare al Rainbow di Los Angeles. O, almeno, è questa la sensazione di Giacomo Castellano, musicista tra i più affermati in Italia che conta una serie di lavori e collaborazioni con Gianna Nannini, Elisa, Noemi e Raf. Castellano è sbarcato pure in Spagna per lavorare per il musical We Will Rock You e ha collaborato, inoltre, con Monica Naranjo e Rosana Arbelo. Attualmente, poi, è alle prese con il suo secondo progetto solista con Thomas Lang, virtuoso mondiale della batteria.

Da sinistra Marco Confetti, Marco "Bana" Pieraccini, Thomas Lang, Giacomo Castellano, Simone Febbraro, Marco Confetti
Da sinistra Marco Confetti, Marco “Bana” Pieraccini, Thomas Lang, Giacomo Castellano, Simone Febbraro, Marco Confetti (photo Antonio Ancarola)

«Mi piacerebbe contribuire a far sì che il Wallace diventasse il nostro Rainbow Bar, il famoso locale con sede sul Sunset Strip di Los Angeles frequentato dai musicisti ed in generale da tutti personaggi del mondo dello spettacolo. Da ragazzo ho vissuto ad Hollywood – racconta Castellano – per studiare musica. Sono rimasto impressionato dall’energia e dalla magia inglobata in quei locali. Ho vissuto lo stesso fenomeno in altri contesti e presso altri clubs nel corso di questi 25 anni di professione e spero vivamente adesso sia giunto il momento di viverlo qui al Wallace».

Una speranza che – a ben guardare – è destinata a concretizzarsi anche piuttosto velocemente. Grazie ai miglioramenti tecnici e ai lavori realizzati per insonorizzare al meglio il locale, il Wallace è tornato ad aprire le sue porte a nomi di spicco nel panorama musicale. Merito di Simone Febbraro, proprietario del pub. «E’ stato un caso che nello stesso posto si siano trovati tecnici del suono, tra cui Mauro Forte, e musicisti di un certo livello. Una realtà simile a Prato o in Toscana non c’è mai stata. Il Wallace dal 2009 è diventato luogo di aggregazione e con l’evento del 19, il secondo tra l’altro di musica hard rock, siamo tornati alle origini del pub che nasce come posto di rockettari e metallari».

LE NOVITÀ

Il Wallace non è solo musica dal vivo, birra e cucina. A dimostrare che stiamo parlando di una realtà che abbraccia il panorama musicale a 360 gradi è il ciclo di masterclass di chitarra tenute, a partire da settembre, dai più grandi nomi della scena chitarristica italiana tra i quali spicca, appunto, Giacomo Castellano. La formula ‘clinic pomeridiana e jam session/concerto dopo cena’ pare essere quella vincente.

LE SORPRESE

Le sorprese non finiscono qui. Altro appuntamento fisso del Wallace pub è la Jam session del lunedì, capitanata dalla Banana Blues Band. Realtà, quella della jam session, piuttosto consolidata e che ogni settimana vede alternarsi sul palco del Wallace ospiti a sorpresa, come ad esempio Riccardo Onori e Franco Santarnecchi (Jovanotti band), Paolo Amulfi, Giacomo Castellano e presenze internazionali: Thomas Lang che, insieme a Castellano, ha partecipato alla jam del 3 giugno.

E che ne dite di Eric Marienthal, Gary Novak, Jimmy Haslip, Carvin Jones e dell’italianissima Chiara Luppi? Curiosi di incontrarli? Allora il Wallace pub non può che essere una tappa obbligatoria.

Credits immagine in evidenza: Lorenzo Desiati

Musica


stefania ressa

Giornalista

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