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Lucchini: sciopero e corteo, tuffo in mare per gli operai

Sciopero e corteo dei lavoratori della Lucchini
Sciopero e corteo dei lavoratori della Lucchini

PIOMBINO (LI) – Un migliaio di lavoratori della Lucchini a Piombino ha aderito stamani allo sciopero indetto da Fim, Fiom e Uilm e sfilato in corteo dall’ex Ilva fino al porto. A fine manifestazione, per sottolineare la gravità della situazione, alcuni operai si sono gettati in mare, nelle acque del porto. Si vuole scongiurare la chiusura dello stabilimento.

«Una buona manifestazione a cui hanno aderito un migliaio di lavoratori –ha commentato Luciano Gabrielli, segretario provinciale della Fiom Cgil– per chiedere al Governo risposte concrete sulla situazione dello stabilimento Lucchini e per chiedere che vengano accolte le proposte di Fim, Fiom e Uilm. In primis la richiesta che facciamo è quella di non fermare l’altoforno, e che si avvii la sinergia con l’Ilva di Taranto: al Governo chiediamo che convochi i due commissari, Bondi e Nardi, per siglare un accordo tra i due stabilimenti che possa dare respiro a Piombino, che lasci in vita l’altoforno fino al 2015 e consenta nel frattempo di lavorare per un nuovo progetto».

Intanto per il porto di Piombino c’è un futuro di riqualificazione e sviluppo. «Il porto di Piombino si avvia verso un concreto percorso di riqualificazione ambientale e sviluppo produttivo così come ci eravamo impegnati ad attuare nei mesi scorsi in occasione della mia prima visita in loco». Parole del ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, che con i ministeri dello Sviluppo Economico, dei Trasporti e delle Infrastrutture, la Regione Toscana, la Provincia di Livorno, il Comune di Piombino e l’Autorità  Portuale di Piombino ha siglato un protocollo d’intesa «con la volontà di attuare una strategia di azioni sinergiche e integrate di infrastrutturazione del territorio, di riqualificazione ambientale e di reindustrializzazione di Piombino».

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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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