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Ora le giraffe invadono Internet

Può essere che a qualcuno sia capitato in questi giorni di vedere fra le «foto-profilo» dei propri amici su whatsapp o facebook una giraffa. O magari due o tre. E può essere che si sia stati raggiunti, sempre via social network, da un indovinello. La penalità per chi non dà la risposta corretta è cambiare la propria foto per tre giorni, sostituendola con quella di una giraffa.

Ѐ il «great giraffe challenge», l’indovinello della giraffa, tipico non-senso internettiano, che proprio per la sua inutilità piace. E spopola.

Ecco la domanda: sono le tre del mattino, suona il campanello e ti svegli. Ospiti inattesi! Sono i tuoi genitori, venuti per la colazione. Hai marmellata di fragole, miele, vino, pane e formaggio. Qual è la prima cosa che apri?

La risposta è «la porta». Ma, nei blog, internauti scatenati non si rassegnano. Crea confusione un’altra risposta: gli occhi. Ma la domanda è posta nella maniera corretta? Non c’è pace per il nuovo fenomeno che spopola e popola di giraffe le «foto-profilo» di migliaia di persone sui social network. Una cosa è certa, fra chi sostiene che la prima cosa ad essere aperta dovrebbero essere gli occhi, chi il frigorifero e chi nel dubbio cambia la sua foto, il «giraffe riddle» funziona. Eccome. La diffusione è trasversale, cambia paese, cambia la lingua e alle volte anche l’indovinello. Resta la giraffa ed il sorriso di chi si chiede perché, ma magari la foto la cambia lo stesso.

Tutto comincia con un video inserito su youtube dal ragazzo neozelandese Andrew Strugnell, di professione «vlogger». Cioè colui che prepara video da solo, spesso riprendendo se stesso, e li inserisce nel proprio blog; l’espressione riprende i termini «video» e «blogger». Nel breve filmato, Strugnell mostra il testo dell’indovinello scritto sulla sua pagina di facebook e di fatto lancia a tutti i fruitori della rete la sfida della giraffa. Avvertendo di inviare la risposta in un messaggio privato. In caso di risposta corretta si vedrà il proprio nome comparire fra i commenti a lato dell’indovinello. In caso di errore, si vedrà il proprio nome additato con un «è una giraffa». Ed allora scatta la «punizione»: tre giorni di giraffa come foto-profilo.

Dobbiamo sorprenderci che il video su youtube abbia oltre seicentomila visualizzazioni? Possiamo passare ore a chiederci quale sia la chiave del successo sul web. Che arriva improvviso, a suon di clic da tutto il mondo. Ѐ la disarmante semplicità o la conclamata inutilità? Forse la simpatica giraffa ci sembra indegna di tanto onore? I fatti dicono il contrario. E allora chissà che un domani troviamo il mondo dei social popolato di nuovi animali esotici.

Naturale che, visto l’esito e l’esplosione di popolarità regalata al suo creatore, sia già pronto il secondo indovinello.

«Se una giraffa deve camminare nella giungla, quanto può camminare?» Che la sfida continui.

 

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