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Francesca Benetti e la sua proprietà di Potassa di Gavorrano

Donna scomparsa nel grossetano, il suo sangue nell’auto del sospettato

Francesca Benetti e la sua proprietà di Potassa di Gavorrano
Francesca Benetti e la sua proprietà di Potassa di Gavorrano

GROSSETO – Potrebbe essere la prova regina per incastrare definitivamente Antonino Bilella, il custode della villa di proprietà di Francesca Benetti, la donna che lui avrebbe ucciso e della quale avrebbe poi fatto sparire il cadavere: macchie di sangue di lei sono state trovate sul pianale dell’auto del custode 69enne. Il risultato degli accertamenti dei carabinieri del Ris di Roma sono arrivati alla procura di Grosseto, che aveva chiesto e ottenuto una settimana fa l’arresto dell’uomo. Lui, in carcere, ha scelto per ora di avvalersi della facoltà di non rispondere. Ma, dice il procuratore Francesco Verusio «stiamo per chiudere il cerchio. Speriamo che, visti gli esiti di questa perizia, Bilella si decida a parlare e a dirci dove ha nascosto il cadavere».

Di Francesca Benetti, 56 anni, lombarda che aveva scelto di vivere in Maremma tra Follonica e la sua villa, Villa Adua, a Potassa di Gavorrano, si sono perse le tracce da lunedì 4 novembre. La sua auto venne trovata alla stazione di Follonica e dei tre telefoni cellulari che aveva solo uno è stato recuperato. Con l’accusa di omicidio e occultamento e distruzione di cadavere in carcere è finito  Bilella dopo quasi una settimana dalla sua scomparsa: ha ammesso di averla vista quel lunedì, di averla aiutata a portare dell’olio in casa. Eppure tracce probabilmente ematiche sono state rilevate nella villa, dove i carabinieri hanno anche sequestrato oggetti, tra cui coltelli, per sottoporli ad esame. E proprio tracce di sangue, rivelatesi poi di Francesca Benetti, sono risultate quelle trovate sul pianale dell’auto di Bilella, una vecchia Fiat Punto che il custode aveva destinato alla rottamazione. Di quel pianale, sul fondo del bagagliaio della vettura, aveva cercato di disfarsi ancora prima: gli investigatori che lo pedinavano da giorni lo hanno sorpreso mentre stava tentando di abbandonarlo in una zona di campagna tra Grosseto e Siena.

Il procuratore di Grosseto Francesco Verusio
Il procuratore di Grosseto Francesco Verusio

Bilella lavorava da tempo per la signora: amici comuni lo avevano presentato a Francesca Benetti che lo aveva incaricato di custodire la villa, dove l’uomo abitava nella dependance, e di accudire anche al terreno attorno. Una specie di fattore, dunque, per aiutare una donna sola nella gestione del suo patrimonio. Difficile capire quale possa essere stato il movente per l’omicidio, anche se alcune voci hanno riferito che Francesca non gradisse il fatto che Bilella si prendesse qualche libertà di troppo con lei. Insomma l’uomo era infatuato della vittima e potrebbe averla uccisa al culmine di una lite.

Per chiudere davvero il cerchio si aspetta di trovare il cadavere della donna. Nei giorni scorsi le unità cinofile dei carabinieri hanno setacciato zone di campagna, casali abbandonati, anfratti e dirupi scoscesi. Investigatori ed inquirenti non hanno mai abbandonato la pista secondo la quale Bilella potrebbe non aver fatto tutto da solo.

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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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