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Tredicesime sempre più povere, per un Natale all'insegna della sobrietà

Tredicesime, il 40% verrà utilizzato per pagare bollette e mutui

Tredicesime sempre più povere, per un Natale all'insegna della sobrietà
Tredicesime sempre più povere, per un Natale all’insegna della sobrietà

FIRENZE – Arrivano le prime tredicesime, quelle dei pensionati. In Toscana si tratta  di  970.000 persone con una media di appena 800 euro. Di queste 117.000 sono  sotto addirittura a 477 euro. Ed ancora una volta questa modesta cifra non viene detassata come da anni chiede Confesercenti.

Tenendo conto dell’inflazione il potere d’acquisto dei pensionati e delle loro famiglie si riduce dello 0,6% rispetto allo scorso anno. In attesa delle tredicesime dei lavoratori dipendenti (ancora più segnate dal ricorso massiccio alla cassa integrazione, alla mobilità e dal sostanziale blocco dei salari), si cominciano a fare le previsioni sulle spese di Natale.

«L’inversione di tendenza nel sentiment  dei consumatori, che  torna  a farsi strada, non è corrisposto da una legge di stabilità che al massimo tampona, mette qualche pezza qua e la  ma non  costituisce quella svolta che sarebbe necessaria –ha detto il presidente di Confesercenti Toscana, Massimo Vivoli-  Da un’indagine condotta da Confesercenti Toscana a 20 giorni dalle feste natalizie si rileva che  dopo 6 anni di una flessione consecutiva dei consumi, tra i consumatori, cresce la voglia di chi vorrebbe tornare  a festeggiare il Natal  come una volta. Ma la realtà è purtroppo diversa. Il disagio sociale è forte e coinvolge direttamente migliaia di piccole e medie imprese».

Emerge che la quota di coloro che non effettueranno alcun acquisto per il periodo natalizio sale al 13%. Il 60%, mantiene un profilo di sobrietà confermando sostanzialmente il budget dello scorso anno. Mentre il restante non si esprime o non si sente di dichiarare i propri comportamenti.

La tredicesima 2013 verrà utilizzata per il 40% per  mettersi in pari: saldare le bollette, le utenze, pagare i mutui. Il 30% delle tredicesime saranno destinate a realizzare spese durature rinviate da mesi (riordino del guardaroba, calzature, elettrodomestici per la casa) il  10% per piccoli regali a parenti stretti o amici, il 5% per giocattoli ai bambini, il resto, per spese più personali, viaggi.

Diminuisce comunque nel 2013, la percentuale dei consumatori che considera gli acquisti per il Natale una spesa necessaria, ma della quale farebbe volentieri a meno (sono il 35%  nel 2013 contro il 40% del 2012).

Il 40% dei toscani  considera i regali di Natale una spesa piacevole da affrontare mentre il 22,8% considera i regali di Natale una spesa del tutto inutile, ma che comunque deve essere affrontata. In sintesi quasi 8 toscani su 10 faranno acquisti nei prossimi giorni. La metà li farà volentieri, mentre l’altra metà considera gli acquisti per i regali di Natale una spesa necessaria quando non una spesa superflua.

Tra gli acquisti di Natale quest’anno dovrebbero andare meglio gli articoli duraturi per la casa,  l’elettronica, i giocattoli  per i bambini ai quali pur in presenza della crisi non si nega l’aspettativa di qualche regalo. Dovrebbe tenere l’abbigliamento, biancheria intima,  calzature,  dopo un lungo periodo caratterizzato dal segno negativo.

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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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