Opera di Firenze: Roberto Abbado e Violeta Urmana danno il via alla stagione dei concerti
FIRENZE – Mentre proseguono le repliche del «Campiello», l’Opera di Firenze dà il via anche alla stagione concertistica. Il primo appuntamento in cartellone è con una bacchetta di tutto rispetto, quella di Roberto Abbado, e con una cantante, Violeta Urmana, che agli abbondanti mezzi naturali unisce una spiccata sensibilità di interprete e una tecnica sopraffina. In una parola, una grande artista.
In programma, «Tristia» op. 18 per coro e orchestra e «La Mort de Cléopâtre», scena lirica per soprano e orchestra, H 36 di Hector Berlioz nella prima parte della serata, mentre la seconda parte è occupata interamente dai «Quadri di un’esposizione» di Modest Petrovič Musorgskij.
Le due composizioni di Berlioz sono lavori giovanili centrati sui temi funebri sui quali il compositore all’epoca indugiava volentieri. «Tristia» è composto dalla «Morte di Ofelia» e dalla «Marcia funebre per l’ultima scena dell’Amleto», mentre in «La Mort de Cléopâtre» la regina invoca le ombre dei grandi faraoni perché le diano la forza di suicidarsi.
«Quadri di un’esposizione» è l’opera più famosa di Musorgskij. Nata per pianoforte, poi orchestrata da Maurice Ravel, è una serie di dieci suites ispirate ad altrettanti dipinti di un’esposizione all’Accademia Russa di Belle Arti, inframmezzati da cinque «promenades», ovvero le passeggiate di Musorgskij da un quadro all’altro, che costituiscono il tema musicale portante.
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino – Direttore: Roberto Abbado – Soprano: Violeta Urmana
Opera di Firenze (Viale Fratelli Rosselli)
Sabato 27 settembre, ore 20.30
Testi delle opere di Berlioz scaricabili in pdf dal sito dell’Opera di Firenze, dove si trovano anche informazioni sui biglietti (acquistabili anche online)