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Il Palazzo dell'eliseo a Parigi

Patto di stabilità: la Francia annuncia che sforerà il rapporto deficit-pil, al 4,4%. Sfida aperta all’UE e alla Merkel

Il Palazzo dell'eliseo a Parigi
Il palazzo dell’Eliseo a Parigi

PARIGI  – La Francia si ribella alle regole del Patto di Stabilità (rapporto deficit-pil) e dice no a nuove misure di austerità, ma Bruxelles e la cancelliera tedesca Angela Merkel le ricordano che i Paesi membri «devono rispettare gli impegni presi».

FRANCIA – Il governo francese prevede, nella legge di bilancio per il 2015, un deficit che quest’anno si attesterà al 4,4% del Pil, l’anno prossimo si restringerà al 4,3%, nel 2016 scenderà al 3,8% e solo nel 2017 andrà al 2,8%, cioè sotto il tetto del 3%. In precedenza Parigi si era impegnata a scendere sotto il 3% fin da quest’anno. «Abbiamo preso la decisione di adattare il passo di riduzione del Pil – spiega il ministro delle Finanze, Michel Sapin – alla situazione economica del paese». A sua difesa il ministro Sapin definisce «senza precedenti» lo sforzo del governo di tagliare di 50 miliardi di euro i volumi della spesa pubblica entro il 2017, pur riconoscendo che il totale della spesa pubblica in questo periodo registrerà un rialzo dello 0,2%. Questo significa che il debito pubblico toccherà nel 2016 un picco del 98% del Pil, iniziando una lieve discesa nel 2017.

EUROPA – Immediata la risposta dell’Europa, che si riferisce anche all’Italia. Bruxelles ricorda a Parigi che gli Stati europei «devono rispettare le raccomandazioni specifiche per paese» che sono state approvate dal Consiglio Ue su proposta della Commissione. Lo ha spiegato il portavoce del commissario agli Affari economici e finanziari Simon O’ Connor, pur senza commentare nello specifico i recenti annunci sui conti pubblici di Italia e Francia. «Gli impegni presi dagli Stati nei confronti degli altri – ha detto – sono comuni e il ruolo della commissione è quello di dire se i progetti di bilancio metteranno gli Stati sulla strada giusta per rispettare tali impegni».

ITALIA – Un riferimento diretto della Commissione Ue anche all’Italia che ha previsto il rinvio del pareggio di bilancio al 2017. «Valuteremo il progetto di legge di stabilità – ha affermato la portavoce del commissario europeo Katainen – alla luce degli impegni presi nelle raccomandazioni. La nostra posizione è che gli impegni vanno rispettati».

Italia, parigi, ue


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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