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Per i giovani il lavoro manuale continua ad avere scarsissimo appeal

Lavoro: ecco i 10 Paesi al mondo dove si trova il miglior impiego. Soprattutto per i giovani

Per i giovani il lavoro manuale continua ad avere scarsissimo appeal
Per i giovani il lavoro scarseggia

ROMA – Nell’attuale momento di difficoltà economiche e occupazionali in Italia la cosiddetta ‘fuga di cervelli’ appare un fenomeno difficilmente reversibile. Prima però di compiere una scelta di vita drastica, per quanto foriera di nuove e migliori prospettive, vale la pena dare uno sguardo all’ultimo studio in materia capace di dare un buon orientamento: il World Value Survey . Che permette  le valutazioni del caso. Scegliere la giusta destinazione diviene infatti imprescindibile, e per farlo occorre tenere in considerazione quattro parametri fondamentali.

PIL – Il primo è il Pil pro capite del paese di destinazione. Questo sembra pacifico: nessuno vuole emigrare in un paese povero. Il secondo parametro è il rapporto debito/Pil. Si tratta di un parametro importante perché predice se il paese continuerà a essere ricco nel medio periodo.

EFFICIENZA – Il terzo criterio considerato nella classifica è un indice di ‘efficienza’ del sistema economico, cioè quanto è facile fare business in quel paese. L’indice considerato è il cosiddetto ‘business freedom index’ compilato dalla Heritage Foundation e tiene conto della facilità di aprire e chiudere un’attività e quella di ottenere una licenza.

CITTADINI – Il quarto criterio concerne i valori dei cittadini del paese di destinazione, con riferimento alla loro apertura all’immigrazione. A questo scopo viene utilizzata la World Value Survey, un’indagine campionaria di carattere sociologico.

CLASSIFICA – Sulla base di questi quattro parametri è stata redatta la seguente classifica dei 10 Paesi che presentano la maggiore attrattività per i giovani che vogliono stabilirsi là in cerca di fortuna.

1 QATAR : E’ al primo posto in considerazione della concentrazione di investimenti, del basso debito pubblico e del pil pro-capite fra i più alti al mondo grazie al petrolio. Tuttavia, l’indice di accettazione degli immigrati in Qatar (0,54) è uno dei più bassi del campione (la media è 0,754).

2 AUSTRALIA : L’Australia risulta una destinazione molto appetibile rispetto a tutti i parametri considerati, con alta accettazione degli immigrati (0,89), alta libertà economica e basso debito pubblico.

3 SVEZIA: Il modello scandinavo ottiene un ottimo piazzamento con la Svezia, caratterizzata da elevato Pil pro capite, altissima accettazione degli immigrati (0,96) e buona libertà economica.

4 KUWAIT: Stesso discorso fatto per il Qatar. E anche in questo caso l’indice di accettazione degli immigrati, a 0,63, è però al di sotto della media.

5 SINGAPORE: Per quanto riguarda l’Asia, Singapore primeggia per Pil e, soprattutto, libertà economica (l’indice è 89,4, il più alto del campione considerato). Tuttavia, l’indice di accettazione è solo di 0,64 e preoccupa il rapporto debito/Pil al 105 per cento.

6 STATI UNITI D’AMERICA: Gli Stati Uniti si confermano una delle migliori destinazioni; è interessante notare che il loro indice di libertà economica (75,5) non è molto lontano da quello svedese (73,1).

7 OLANDA: L’Olanda si segnala come la migliore destinazione in Europa centrale grazie a un buon punteggio in tutti i parametri considerati.

8 GERMANIA: Indici quasi sovrapponibili a quelli olandesi, ne fanno una delle mete europee più convenienti.

9 NUOVA ZELANDA: La Nuova Zelanda ha indicatori sovrapponibili all’Australia, a parte il Pil pro capite (40.842 dollari contro 67.468).

10 TAIWAN: Non ha gli stessi indicatori di Singapore, ma è forse una destinazione più sicura nel lungo periodo; garantisce infatti alta accettazione (0,8) e un debito pari al 38,9 per cento del Pil.

Quindi, soprattutto per i giovani che conoscono le lingue, ci sono ottime opportunità. Occorre trasferirsi e cambiare radicalmente la nostra vita: forse il gioco, e un po’ di rischio, possono valere il tentativo.

fuga dei cervelli, Lavoro

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