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Pistoia, bimbo morì dopo un malore all’asilo: il Comune condannato a 800 mila euro di risarcimento

Pistoia, Riccardo Pierinelli e Caterina Innocenti con in braccio il piccolo Mattia
Pistoia, Riccardo Pierinelli e Caterina Innocenti con in braccio il piccolo Mattia

PISTOIA – Il 2 dicembre 2009 Mattia Pierinelli, 9 mesi, entrò in coma mentre giocava all’asilo nido «Lago Mago» di proprietà del Comune di Pistoia. Secondo l’esito delle perizie, Mattia entrò in coma per Sbs, «sindrome da scuotimento»: sarebbe cioè stato scosso da un adulto in modo troppo forte. Quando infatti i neonati o i bambini piccoli vengono presi con eccessiva forza le conseguenze sui loro corpicini possono diventare altamente drammatiche.

Il piccolo morì 5 giorni dopo. Oggi, a quasi 5 anni di distanza, la famiglia del bambino si è vista riconoscere dal tribunale civile della città toscana il diritto a un risarcimento di 800 mila euro. Li dovrà pagare l’amministrazione comunale.

«Il Comune di Pistoia – è scritto nella sentenza del giudice civile Sergio Garofalo – non ha adempiuto con esattezza all’obbligo di vigilanza e di tutela dell’incolumità del piccolo Mattia, che sicuramente ha subito il trauma tra le 10 e le 12.20 del 2 dicembre 2009». L’affermazione del magistrato certifica che il piccolo Mattia ha subito lo «scuotimento» non a casa, da dove i genitori lo avevano fatto uscire alle 8.30, ma, appunto, mentre si trovava all’asilo Lago Mago.

Il Comune è stato condannato dal tribunale civile a pagare ai genitori del piccolo, Riccardo Pierinelli e Caterina Innocenti, 7.250 euro a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale «iure hereditatis» e 393.588 euro ciascuno a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale.

In sede penale, la procura di Pistoia aveva chiesto e ottenuto l’archiviazione poiché il pm Claudio Curreli per ben due volte non era riuscito a individuare chi avesse «scosso» Mattia provocandogli danni tali da farlo entrare in coma.

Su ricorso della famiglia, però, la Corte di Cassazione ha stabilito che le indagini devono continuare. Nel frattempo, sul fronte della causa civile intentata dai genitori del piccolo al Comune, è arrivato il verdetto del giudice con la condanna al maxi risarcimento.

pistoia, Tribunale


Domenico Coviello

Giornalista

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