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La Fiorentina a Verona torna alla vittoria: 1-2. Gol di Gonzalo e Cuadrado. Le pagelle

Gonzalo Rodriguez, autore del primo gol della Fiorentina, ma anche protagonista dell'errore che ha permesso a Toni di servire a Nico Lopez il pallone del momentaneo pareggio
Gonzalo Rodriguez, autore del primo gol della Fiorentina, ma anche protagonista dell’errore che ha permesso a Toni di servire a Nico Lopez il pallone del momentaneo pareggio

VERONA  – Buon colpo Fiorentina! Vince a Verona interrompendo la disastrosa serie di due sconfitte consecutive prima della sosta del campionato. Una vittoria meritata e forse meno vistosa di quanto avrebbe potuto essere, ma da accogliere come una specie di resurrezione. Sottolineata anche da un gioco ritrovato e, a tratti, assai piacevole. I goleador? Gonzalo e Cuadrado. E qui serve un inciso: Gonzalo è stato bravo a mettere in porta un ottimo pallone servito da Alonso su preciso angolo battuto da Mati. E pochi minuti dopo avrebbe potuto segnare su un’azione quasi fotocopia. Ma la sua prestazione è macchiata da un errore imperdonabile su Toni:  si è lasciato letteralmente strappare il pallone dal 37enne attaccante ex viola, che mostra ancora grande vitalità, e addirittura, sembra incredibile, maggiore rapidità di un volta. Fatto sta che Toni, conquistando quel pallone, ha messo in azione Nico Lopez, velocissimo e solo, che è andato a pareggiare calciando di precisione, ma senza violenza, da fuori area: con Neto in uscita vana e disperata. Ecco, il Gonzalo Rodriguez che conosciamo non avrebbe mai perso un pallone simile. Una beffa quel momentaneo pareggio? Sì. Anche perché, poco prima, l’arbitro aveva sorvolato su un rigore apparso netto su Cuadrado. Già, strano soggetto questo direttore di gara: Di Bello. Che non deve far rima con i Lo Bello  (Concetto e Rosario, padre e figlio), predecessori con cognome solo assonante, ma di ben altro spessore. Il Di Bello (ma diciamo … di brutto) potrà migliorare, ma oggi, 23 novembre,  ha anche sorvolato su un altro rigore per i viola: nel secondo tempo, stavolta, su Joaquin. Fortuna che poco dopo Cuadrado ha trovato lo spiraglio giusto,  con un’entrata volante di corpo, su traversone perfetto di Alonso. Già: Alonso. Bravo su quel pallone decisivo, ma disastroso quando si è trattato di concludere a rete: ha sbagliato, da ottima posizione,almeno tre palloni facili, facili.

GOMEZ – Per il resto Fiorentina in crescita. Meglio anche Mario Gomez: sfortunato. Ha colpito un’altra traversa (dopo quella con il Napoli) su un’occasione ch si era procurato da solo, strappando un pallone ai veronesi sulla tre quarti, come avrebbe fatto dopo Toni su Gonzalo. Ci prova in tutti i modi, Gomez, a trovare il gol, ma non ci riesce. Però va meglio, via. A Cagliari e con la Juve potrà riprovarci… Quanto a Toni (che potrebbe venire a Firenze a fare il dirigente dopo aver appeso le scarpe da gioco…)  ha colpito a sua volta una traversa  che merita di gran lunga la palma di migliori dei suoi, nonostante abbia avuto a vedersela anche con un Basanta in palla, sul quale Montella ha scommesso oggi, vedendoci giusto. E potrà riprovarci in seguito: il difensore è solido. Meno veggente, il tecnico, sulla reiterata scelta di Alonso: Vargas è apparso più in palla e meno impreciso. Joaquin? Una scelta a sorpresa. Non sbagliatra, ma nemmeno troppo efficace. Bisognerà pensare a qualcosa di più incisivo per Cagliari, domenica prossima, e soprattutto per il fatidico 5 dicembre, un venerdì: il giorno di Fiorentina-Juventus.

GONZALO – In tribuna siede Pepito Rossi, rientrato dall’America, prodigo d’incitamenti per i compagni.  Montella, a sorpresa, rispolvera Joaquin. Che si alterna davanti, al fianco di Mario Gomez, insieme a  Cuadrado.  In avvio si fa pericoloso il Verona (4’) con Tachtsidis che con un destro dal limite dell’area impegna Neto, bravo a bloccare. Sessanta secondi dopo, la Fiorentina tenta di ripartire, ma Cuadrado perde il pallone e i gialloblu, in contropiede, hanno un’altra occasione con Nico Lopez che però calcia fuori. Quindi cambio nel Verona: s’infortuna Obbadi  ed entra Campanharo. La Fiorentina  comincia a farsi viva nell’area avversaria. Cross teso  di Alonso (10’) per Gomez che non ci arriva di testa. Poi è Joaquin che svirgola da buona posizione (11’). Passano cinque minuti e arriva il vantaggio viola. L’azione nasce da un grande spunto di Borja Valero, che trova un corridoio libero per innescare Cuadrado in area: il colombiano è davanti alla porta, tira: ma Rafael risponde da campione deviando in angolo. Dalla bandierina batte Mati Fernandez, pallone  per Alonso che tocca mettendo in mezzo per Gonzalo Rodriguez, indisturbato e preciso: gol. Fiorentina in vantaggio. E potrebbe raddoppiare al 19’ con un’azione fotocopia: Mati Fernandez batte l’angolo, Gonzalo, sempre libero, colpisce di testa ma Rafael compie un’altra prodezza.  Quindi è Borja Valero a imperversare: al 23’ serve di precisione Alonso che può calciare in area ma la conclusione viene intercettata da un difensore veronese che ammortizza il pallone permettendo a Rafael di parare senza difficoltà.

TONI – La Fiorentina è intraprendente come poche volte in questo campionato. Gomez ruba un pallone sulla tre quarti, scatta sulla destra , entra in area, tuira ma scheggia la tra versa (27’). Peccato: poteva essere l’occasione buona del tedesco per sbloccarsi. E, come quasi sempre succede, quando sbagli rischi di subire. Il Verona colpisce a sua volta la traversa con Luca Toni (32’) al termine di una ripartenza che trova immobile la difesa viola. Però i viola insistono: Cuadrado entra in area (36’) e Marquez lo sgambetta. E’ rigore, non c’è dubbio, anche perché si vede chiaramente che Cuadrado vorrebbe andare avanti con il pallone a cercare il gol ma non ce la fa. Il contatto è stato decisivo per farlo cadere. Ma l’arbitro, davvero incredibilmente, lascia correre. E arriva la frittata viola: sì perché Luca Toni, nonostante i  37 anni, si dimostra più agile e scattante dei difensori viola: difende ottimamente il pallone strappandolo a Gonzalo  a tre quarti campo, serve Nico Lopez in corsa che ha una prateria vuota davanti. Esce Neto, alla disperata, fuori area, ma Nico Lopez (39’) riesce ad angolare il tiro quanto basta per farlo arrivare in porta prima di scontrarsi con il portiere. Che resta a terra dolorante. E’ uno a uno. Quarto gol in campionato per Nico Lopez.

ERRORONE  – Ahi, ahi difesa viola: non si possono perdere palloni in maniera così maldestra  in quella zona del campo. Gonzalo, bravissimo a segnare il gol del vantaggio, ha la responsabilità, pesantissima, del pareggio. Morale? Primo tempo spumeggiante, dominato dalla Fiorentina, capace di avere buon possesso palla, ma alla quale si deve fare un appunto con matita rossa:  non ha saputo chiudere in vantaggio nonostante le occasioni ben costruite. Il rigore? C’era. L’arbitro ha sbagliato. Ma anche Gonzalo, perbacco, ha sbagliato. Paradossalmente, lo spagnolo è stato più bravo nell’area veronese, quando ha cercato e trovato il gol, che nella propria, quando avrebbe dovuto difendere con più attenzione su Toni.

ALONSO – In avvio di ripresa Fiorentina ancora in avanti. Due calci d’angolo consecutivi senza esito. Poi Joaquin effettua un precisissimo traversone di testa per Alonso (6’) che può colpire di testa nell’area piccola ma manda fuori. Brutto errore: aveva tutto il tempo per mirare…  Non finisce qui: un paio di minuti dopo Alonso è di nuovo in area con un gran pallone sul sinistro, ma la conclusione è ancora fuori. E purtroppo non basta. Sbaglia Gomez su un pallone in area che s’impenna e non va dentro. Eppoi, ancora una volta, Alonso avrebbe un pallone d’oro: che non riesce a sfruttare. E ci sarebbe un altro rigore: stavolta su Joaquin. Ignorato da Di Bello. Ma niente paura: arriva il secondo gol. A propiziarlo è Alonso che stavolta fa valere il piede giusto nell’assist: molto preciso da sinistra a centro area, dove si catapulta Cuadrado, che salta, tocca con il corpo, e spiazza Rafael: uno a due. Secondo gol del colombiano in campionato. L’arrembaggio della Fiorentina, quasi incessante dall’inizio del secondo tempo,  è stato coronato da successo. Montella ringrazia Alonso, ma lo toglie: in campo Vargas. Capace di agire anche in fase di copertura, dove si trova quasi subito a dover incrociare i tacchetti con un Luca Toni indomabile.

KURTIC – Il Verona provoca i brividi ai duemila tifosi viola sugli spalti del Bentegodi: Tachtsidis prova un gran tiro da 25 metri che finisce non molto lontano dall’incrocio dei pali, alla destra di Neto. Poi è un altro greco, dal nome che pare uno scioglilingua,  Christodoulopoulos, che, subentrato ad Halfredsson, si procura due occasioni: mancate per poco. Montella teme che la Fiorentina vada ad acquattarsi sul vantaggio, troppo limitato per poter tirare i remi in barca. Così prova ad  allungare la squadra: fuori Joaquin e dentro una punta pura, Babacar, al fianco di Gomez.  Ma pochi istanti dopo (37’) ci ripensa: fuori Gomez e in campo Kurtic. Traduzione? Elaborato fraseggio viola, quasi a voler congelare il risultato.  O addormentare la partita. Ma il Verona si fa vedere ancora vivo. I viola però lottano bene: Cuadrado schizza via in contropiede, raggiunto e brutalizzato da Christodoulopoulos. Giustamente ammonito. Babacar (45’) fa tutto molto bene, difendendo un buon pallone e mettendosi in condizione di tirare: ma la conclusione è debole e facile per Rafael. Ma tanto basta a far passare un po’ di secondi.  La Fiorentina stringe i denti e porta in fondo la vittoria. Una bella vittoria in trasferta: l’ultima era stata quasi due mesi fa (21 settembre) contro l’Atalanta a Bergamo.

 

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Fiorentina, Verona


Sandro Bennucci

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