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Francia, Reims: accerchiati dalle forze speciali i tre killer di Charlie Hebdo

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PARIGI – Sono stati identificati e localizzati i terroristi che hanno seminato terrore e sangue a Parigi. Due gli uomini che , «nel nome di Allah», hanno aperto il fuoco e ucciso dodici persone facendo irruzione stamattina nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo, a qualche centinaio di metri dalla Bastiglia. L’operazione delle teste di cuoio francesi dei reparti Raid per catturarli si svolge a Reims, capoluogo della regione Champagne, a nord di Parigi. Sarebbero i fratelli Said Kouachi e Cherif Kouachi – jihadisti franco-algerini di 32 e 34 anni, tornati in Francia quest’estate dalla Siria – i presunti killer dell’attacco a Charlie Hebdo e Hamyd Mourad il loro complice, in base ai documenti trovati dalla polizia nell’auto abbandonata dagli attentatori durante la fuga vicino alla porte di Pantin. Il giovane complice, Hamyd, 18 anni, sarebbe stato alla guida delle diverse auto durante l’operazione. Secondo un investigatore citato dall’Ap sarebbero collegati alla rete terrorista yemenita.

«Bisogna dire basta all’ipocrisia e chiamare le cose con il loro nome: è una strage perpetrata dall’integralismo islamico», ha tuonato la leader del Front National Marine Le Pen. Manuel Valls, il primo ministro che fu ministro dell’Interno, ha annunciato il massimo livello del piano Vigipirate di prevenzione del terrorismo, pattuglie sorvegliano da oggi scuole, musei, edifici pubblici e, naturalmente, sedi dei media. Lo scrittore Michel Houellebecq, del quale è uscito oggi «Sottomissione», polemico romanzo sull’avvento al potere in Francia di un partito islamico nel 2022, è stato messo sotto scorta. La sua casa editrice, Flammarion, evacuata. 

Manifestazioni di esecrazione e condanna a Parigi e in tutte le principali città della Francia. In piazza della Repubblica, nella capitale francese, migliaia di persone hanno manifestato alzando le matite, che sono diventate il simbolo della protesta per questa esecuzione. Molti alzavano cartelli con scritto “sono anch’io  Charlie”. Una mobilitazione che si è propagata, da Londra a Madrid, da Amsterdam a Stoccolma, con raduni silenziosi e matite in mano.

In Italia condanna unanime da parte del Papa e delle più alte autorità, delle forze politiche. Il premier Matteo Renzi si è recato all’ambasciata francese per recare i sensi di cordoglio e di solidarietà del popolo italiano ai cugini francesi. Manifestazioni spontanee  anche in molte città d’Italia. A Firenze, in piazza Santa Croce sotto la statua di Dante, un presidio di studenti fiorentini e francesi, con cartelli : “Io sono Charlie”.

Diversi media americani hanno invece scelto di censurare le vignette con Maometto che possono essere ritenute “offensive” dopo l’attacco terroristico al giornale satirico francese Charlie Hebdo. È proprio vero, il coraggio nessuno se lo può dare, ma che un esempio negativo venga proprio da coloro che per primi dovrebbero difendere la libertà di stampa non sembra molto edificante.

+++AGGIORNAMENTO DELLE 6,00 +++++++ Il blitz delle teste di cuoio a Reims non ha avuto esito. I ricercati non erano tornati nel covo da cui erano partiti e che era stato identificato dalla Polizia. Hamyd Mourad, 18 anni, il più giovane dei tre ricercati, è stato arrestato a Charleville Mezières.  Continua la caccia all’uomo in tutta la Francia.

+++++AGGIORNAMENTO DELLE 9,00++++ Colpi di arma da fuoco questa mattina a sud di Parigi, fra la porte de Chatillon e Montrouge. Due
poliziotti, fra cui una donna, sono stati feriti. Una persona è stata arrestata. La poliziotta è morta in ospedale per le gravi ferite riportate.

++++++AGGIORNAMENTO DELLE 10,30++++ Il coinvolgimento del ragazzo fermato sarebbe messo in dubbio da un alibi di ferro: al momento dell’attentato, intorno alle 11.30, il giovane sarebbe stato a scuola.

++++++AGGIORNAMENTO DELLE 12,30++++ I due fratelli ricercati, riferiscono i media francesi, sono stati segnalati dal gestore di una pompa di benzina sulla strada nazionale RN2, all’altezza di Villers-Cotteret (Picardia), in viaggio in direzione Parigi, a bordo di una Clio grigia ammaccata sul davanti, con la targa nascosta. Nell’auto c’erano diverse armi pesanti, kalashnikov e lanciarazzi. La polizia ha perciò predisposto una sorveglianza particolarmente intensa ai due punti di accesso da nordest, la Porte de la Villette e la Porte de Pantin.

++++++AGGIORNAMENTO DELLE 15,00++++ I terroristi in fuga si sono barricati in una casa a 70 km da Parigi dopo una concitata caccia all’uomo durata 24 ore fra la capitale e la Piccardia. “Un’operazione è in corso” a Crepy-le-Valoise, ha confermato la prefettura dell’Oise,

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