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Firenze, Mukki latte: Torino presenta il piano di fusione. «Un progetto da 200 milioni di euro»

Mukki Latte
Mukki Latte

FIRENZE – Si avvicina la realizzazione del terzo polo lattiero-caseario italiano. È quanto hanno sostenuto stamani 23 febbraio a Firenze Luigi Luzzati e Riccardo Pozzoli, rispettivmenente presidente e amministratore delegato della Centrale del Latte di Torino, presentando il progetto di fusione con Mukki Latte, la Centrale toscana di Firenze, Pistoia e Livorno.

Da una fusione tra la Centrale del Latte di Torino e Mukki nascerebbe la «Centrale del Latte d’Italia», con cinque stabilimenti produttivi situati in Piemonte, Toscana, Liguria e Veneto, e un fatturato consolidato di circa 200 milioni di euro.

Mukki «sicuramente» manterrà il proprio marchio, e il suo management, in caso di fusione con la Centrale del Latte di Torino, ha precisato l’ad piemontese Riccardo Pozzoli. «Riteniamo opportuno che i quadri dirigenziali non cambino», ha affermato, precisando che il progetto di fusione prevede autonomia del management, salvaguardia occupazionale, e sinergie industriali. «Non farei mai un’aggregazione con una società enormemente più grande di me, finirei per non contare nulla, mentre noi siamo della stessa grandezza di Mukki», ha detto Pozzoli, aggiungendo che, con le precedenti acquisizioni operate da Torino in Liguria e Veneto «non abbiamo mai chiuso stabilimenti, e a Vicenza ne abbiamo chiuso uno vecchio soltanto per aprirne uno nuovo».

Per quanto riguarda Mukki «Proponiamo la fusione, e non l’aumento di capitale – ha sottolineato ancora l’ad della Centrale del Latte di Torino -, perché così il processo deliberativo è più semplice: il concambio è da definire». Gli attuali soci di Mukki, con questo meccanismo, diventerebbero soci della nuova Centrale del Latte d’Italia, denominazione assunta da Torino dopo la fusione. «Le centrali del latte di Firenze e di Torino hanno una storia molto simile», ha detto Pozzoli, secondo cui «il fatto che si possano aggregare è un passo enorme in questo settore che è estremamente parcellizzato. Si possono mettere insieme i territori che ognuna di queste aziende occupa, e non ci sono sovrapposizioni: si possono mettere insieme i prodotti su questi territori, e sono prodotti non uguali, per pura combinazione».

Nella serata del 23 febbraio si è poi appreso che sono state 8 in tutto le manifestazioni di interesse finora pervenute per la Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno. Le proposte, che il Cda di Mukki approfondirà, vengono da 98 dipendenti della Centrale; le tre cooperative di allevatori Atpz, Cooperlatte e Granducato; Sici Sgr; Alival; Centrale del Latte di Torino; Assegnatari Associati Arborea; Cooperativa Santangiolina Latte Fattorie Lombarde; Parmalat.

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Domenico Coviello

Giornalista

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