Fiorentina: a Kiev non si può sbagliare. Confronto Montella-giocatori dopo il ko di Napoli
FIRENZE. Non siamo ancora alla resa dei conti perché nulla è perduto, ma il clima in Fiorentina è molto diverso rispetto a una sola settimana fa. Il doppio ko a Napoli e con la Juventus ha fatto vacillare le certezze del gruppo e di Montella.
CONFRONTO. E se la sconfitta di martedì sera era stata in qualche modo metabolizzata e archiviata alla voce incidente di percorso, lo schiaffone rimediato al San Paolo sarà più difficile da superare. Non a caso oggi prima dell’allenamento il tecnico ha parlato a lungo ai giocatori. Toni mai sopra le righe ma decisi. Non si può certo mollare ora.
CHAMPIONS. Anche perché almeno un obiettivo (l’Europa League) resta intatto ma l’allenatore viola ha cercato di convincere i suoi che non è il caso di arrendersi neppure in campionato. E’ vero che Lazio e Roma sono lontane, ma ci sono comunque ancora 8 partite e tutto può succedere.
KIEV. Da oggi però testa alla Dinamo. Con la speranza che le scorie del San Paolo siano state smaltite appunto in questo confronto. E’ chiaro però che giovedì in Ucraina (si gioca alle 21,05) cambieranno diversi elementi rispetto a Napoli. E potrebbe anche tornare il 3-5-2. Vedremo, ancora la gara è relativamente lontana. Ma di sicuro questa volta non si può sbagliare. Ed è vietato anche pensare che eventualmente ci sarebbe la gara di ritorno per rimediare.
MULTA. Intanto qualche strascico continua invece a lasciarlo la gara contro la Juve: oggi è arrivata la decisione del giudice sportivo che oltre ad aver squalificato Mati Fernandez per un turno nella prossima stagione in Coppa Italia ha anche multato di 15.000 euro la Fiorentina perché i suoi sostenitori hanno «intonato un coro, scarsamente percepito in altri settori dello stadio, insultante la memoria di un defunto calciatore bianco-nero ed ingiurioso nei confronti di un dirigente della squadra avversaria».
GILARDINO. Infine Gilardino. Il suo ritorno a Firenze per ora non è stato certo punteggiato di imprese eccezionali ma lui in un’intervista a Calcio 2000 dice di stare comunque molto bene e di voler magari restare in Fiorentina a fine carriera: «La mia famiglia è contenta e abbiamo tanti amici in città. Nel calcio non si sa mai, però mi piacerebbe costruirmi una futura professione in viola. Starà a me essere bravo a crearmi delle opportunità, ma adesso non ci penso, adesso penso al campo». Magari ne sarà felice anche Montella, che però continua praticamente ad ignorarlo.
Dinamo Kiev, Fiorentina, Montella