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Fiorentina: scoppia il caso Montella. Tifosi indignati dalle parole sulle “dimensioni” della città. Il rischio? Smobilitazione anticipata

La rabbia di David Pizarro  alla fine del match con il Siviglia
La rabbia di David Pizarro alla fine del match con il Siviglia

FIRENZE. Se possibile, il giorno dopo è peggio. Firenze si è risvegliata colpita dall’eliminazione per mano del Siviglia dopo un’altra netta sconfitta e ferita dalla parole di Montella nel post-partita. Ma anche arrabbiata: perché vuole capire quali sono le reali intenzioni del tecnico per il prossimo anno.

DIMENSIONE. I tifosi viola non perdonano all’allenatore soprattutto la frase sulla dimensione della piazza che la gente non riuscirebbe a cogliere. Significa che Firenze è troppo piccola per andare in finale di Europa League o per partecipare dignitosamente alla Champions? Non a caso, il presidente dei viola club, Filippo Pucci, invita esplicitamente l’allenatore viola ad uscire allo scoperto in chiave futura, e a spiegarsi meglio. In città il malcontento è palpabile.

CAMBIO. C’è chi non vorrebbe più vedere Montella, neppure nelle ultime tre partite di campionato: scontato che ora in molti spingano per il cambio a fine stagione. In tal senso sarà però fondamentale capire l’intenzione dei Della Valle. A caldo i proprietari viola hanno cercato di stemperare gli animi, nei prossimi giorni cercheranno di capire quali sono le reali intenzioni dell’allenatore che, è bene ricordarlo, ha un contratto con il club viola fino al 2017.

DI FRANCESCO. In caso però manifesti l’intenzione di cambiare aria anche in società, gli uomini mercato della Fiorentina non dovranno farsi trovare impreparati. Il primo nome sulla lista degli eventuali candidati alla successione dell’Aeroplanino è quello di Eusebio Di Francesco, che ha condotto il Sassuolo a due grandi salvezze. Ma tutto è prematuro.

PARMA. Anche perché ci sono appunto le ultime tre partite in cui la Fiorentina è chiamata a confermare almeno quel quinto posto in campionato che darebbe l’accesso diretto alla prossima Europa League. Ma non sarà facile perché la Samp è solo un punto più indietro e perché due di queste gare sono in programma al Franchi. A questo punto forse uno svantaggio. Difficile immaginare un’accoglienza con il tappeto rosso a Montella e giocatori, ad esempio, lunedì sera contro il Parma.

GOMEZ. Eppure la gara contro gli emiliani sarà fondamentale ed è bene mettersi subito in testa che sebbene già retrocessi, la squadra di Donadoni non regalerà nulla. Come dimostrato più volte, soprattutto domenica scorsa contro il Napoli. Potrebbe essere allora la partita per rilanciare Mario Gomez?

AMMUTINAMENTO. Improbabile. Prima escluso dai titolari e poi fatto riscaldare inutilmente (la spiegazione data da Montella sulla sua interruzione degli esercizi fisici è debole…), il tedesco ha trascorso la notte più triste da quando è a Firenze. Per l’ennesima volta non ha potuto dare il suo contributo, stavolta senza che c’entrino niente gli infortuni. La sensazione è che sia la goccia che ha fatta traboccare il viso e che chiederà lui stesso alla società di essere ceduto. Indipendentemente dalla conferma di Montella, la cui scelta non è stata gradita.

PIZARRO. Comunque oggi allenatore e la squadra hanno avuto l’ennesimo chiarimento-confronto. Si proverà a far quadrato almeno per l’obiettivo minimo. Con l’obiettivo di ripartire dalle lacrime di David Pizarro alla fine della sfida con il Siviglia. L’attaccamento alla maglia, il cileno, l’ha dimostrato più di tutti, alla faccia delle 36 primavere e delle tantissime casacche cambiate in carriera.

 

della valle, Fiorentina, Montella


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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