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Politicamp a Firenze, Civati attacca Renzi: il premier non è l’evoluzione del Berlusconismo, è Berlusconi

Pippo Civati
Pippo Civati

FIRENZE – Quella di Renzi non è più neppure un’evoluzione del berlusconismo, è Berlusconi. Lo dice Pippo Civati da Firenze nell’ultima giornata del Politicamp di Possibile, commentando quella che alcuni quotidiani definiscono oggi la ‘rivoluzione’ di Renzi. “E’ il titolo di tutti i giornali da due anni”, aggiunge Civati, ma “le condizioni degli italiani non sono cambiate. Renzi dice che noi siamo dei nemici perché non siamo possibili ma improbabili: secondo me è improbabile lui e sempre di più”, conclude.

TASSA CASA – Civati commenta poi l’ipotesi di tagliare la tassa della prima casa avanzata ieri da Renzi, una cosa per lui “impossibile” con queste condizioni di bilancio, “con i Comuni all’estremo delle forze, con Fassino che è il più renziano di tutti – Fassino e Renzi sono la stessa persona – che gli dice ‘forse dovresti smettere di fare così'”. Per il leader di Possibile quella attuale è un’estate “molto calda e poco lucida del presidente del Consiglio” che non ha detto una parola “sull’evasione, sulla questione dei comportamenti nel rapporto con le istituzioni”. E Civati critica il Pd anche perché sulla soglia ci sono personaggi “un po’ strani: giustamente Speranza gli chiede quando rispondi su Cosentino e Verdini”.

SINISTRA – E ancora: “La sinistra oggi non deve più uscire solo dai salotti ma anche dai divani, perché è peggiorata”. Quanto alle proposte, “noi le abbiamo fatte – ha aggiunto, riferendosi a Possibile – fatene anche voi”. E fino a quando queste non arriveranno lui dice di non voler più partecipare a convegni, dibattiti e interrogativi esistenziali. Voglio vivere liberamente dopo un anno complicato all’interno del Pd, con ragazzi più giovani che queste cose neppure le capiscono”. Quindi a Cofferati, Fassina e agli altri esponenti della sinistra, Civati ha detto che va bene il programma, vanno bene le proposte di governo, “e noi ne faremo sempre di più”. Ma insieme bisogna anche fare la mobilitazione, “un soggetto politico perché altrimenti è una specie di anno Mille e la sinistra sarà unita dopo la morte”. Civati ha poi detto di non fare il leader di una nuova possibile formazione della sinistra: “Io non voglio fare il leader di un partito, voglio poterlo votare”.

FASSINA – A margine del Politicamp, al quale era presente, Stefano Fassina dichiara: “Matteo Renzi è in difficoltà. E commenta le proposte “propagandistiche” fatte ieri da Renzi, “senza neppure nominare l’evasione fiscale. Vorrebbe dire – aggiunge – tagliare asili nido, chiudere ospedali, aumentare ticket sanitari. Mi ricorda qualcuno e in genere negli ultimi anni abbiamo visto che quando si è in difficoltà, in disperazione, si promette di abolire la tassa sulla prima casa”. Anche l’ex Pd è convinto che le tasse vadano ridotte, “ma quella sulla prima casa non può essere eliminata per tutti. E’ un’operazione di destra che cominciò a fare Regan negli anni ’80 – ha concluso parlando con i giornalisti – si taglia il welfare per tagliare le imposte e ne beneficiano i più ricchi, e l’economia va male. Spero se ne discuta in Parlamento”

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