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Senato: il Governo va sotto nelle votazioni per la riforma rai. Mancano i voti di 19 della minoranza dem e 2 verdiniani

Senato
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Il governo è stato battuto al Senato su uno dei punti chiave del disegno di legge per la riforma della Rai: la delega all’esecutivo sulla riforma del canone, che è stata soppressa, con il sì di 19 senatori della minoranza dem e di due verdiniani, che non hanno garantito il loro sostegno alla maggioranza. Con 121 voti a 118 sono stati approvati gli emendamenti della minoranza Dem, FI, M5S, Sel e Lega.

Drastico il commento di Matteo Orfini, presidente del Pd: “quanto accaduto oggi al Senato è incomprensibile. Se il voto in dissenso dal gruppo diventa non un’eccezione limitata a casi straordinari ma una consuetudine, significa che si è scelto un terreno improprio per una battaglia politica. Così non si lavora per rafforzare un partito ma per smontarlo”. Maria Elena Boschi afferma: “credo che avere una parte del Pd che vota contro il Pd significa avere una parte del partito più ancorata a logiche di corrente che appartengono al passato che all’ interesse dell’Italia, noi andiamo avanti comunque”. Silenzio (per ora) di Matteo Renzi.

Non inizia sotto i migliori auspici per Renzi la stagione delle nuove alleanze. L’accordo con Verdini non garantisce la maggioranza, mentre funziona lo strano connubio (minoranza dem + Forza Italia) nel campo dell’opposizione. Non è un bel segnale in vista dell’approvazione delle riforme, auspicata dal premier.

Rai, riforma, Senato

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