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Regione Toscana: ecco i nuovi direttori della giunta Rossi 2015. Chi sono e i loro stipendi

Enrico Rossi, governatore della Toscana
Enrico Rossi, governatore della Toscana

FIRENZE – Da oggi, 1 agosto 2015, diventa operativa la riorganizzazione della macchina regionale annunciata nei mesi scorsi dal governatore, Enrico Rossi. Tutti i nuovi direttori sono stati nominati (salvo uno, che sarà scelto dopo l’estate). La riorganizzazione ha previsto un solo direttore generale invece di otto, tredici direttori (con l’aggiunta di uno a scadenza per la gara sul trasporto pubblico locale, fino alla fine del 2015) al posto degli altri sette ex direttori generali e dei quattordici dirigenti di aree di coordinamento. Quattordici
figure anzichè di ventidue, otto in meno, con un risparmio a regime dal 2016 di quasi 1 milione e 200 mila euro l’anno, oneri riflessi compresi.

I NOMI – Tra i nuovi vertici , senza considerare i riconfermati, due arrivano dal di fuori dei ranghi della Regione. Molte sono le conferme. I nomi del direttore generale e dei tredici direttori. Il neo direttore generale della giunta regionale, negli ultimi cinque anni direttore generale alla presidenza, è Antonio Davide Barretta. Lucia Bora rimane alla guida dell’avvocatura regionale. Patrizia Magazzini dirigerà gli affari legislativi, giuridici e istituzionali. A Paolo Giacomelli rimane affidata la programmazione e bilancio. Carla Donati è stata confermata alla guida della direzione organizzazione e sistemi informativi. Monica Piovi è il nuovo direttore per i diritti di cittadinanza e coesione sociale (ovvero sanità e sociale): dopo un’esperienza maturata in più uffici regionali ed anche in Consiglio regionale, dal novembre 2006 è stata nominata direttore amministrativo dell’Estav centro, l’ente di area vasta a supporto delle aziende sanitarie, dal settembre 2010 direttore generale dell’Estav centro, quindi Estav Sud-est (2012), direttore dell’Asl di Empoli (2013) e dallo scorso maggio commissrio dell’area vasta Sud Est. Nuovo è anche il direttore all’agricoltura e sviluppo rurale: Roberto Scalacci, già responsabile della Confederazione italiana agricoltori (Cia) a Bruxelles. Edo Bernini continuerà ad occuparsi di Ambiente e Energia ma, ad interim fino probabilmente a dopo l’estate, avrà anche la direzione delle difesa del suolo e protezione civile. A capo di infrastrutture e mobilità rimane Enrico Becattini. Ad urbanistica e politiche abitative, – dopo che nei giorni scorsi Maria Sargentini (già presidente dell’Osservatorio sulla rimozione della Costa Concordia) è stata nominata direttore dell’Arpat, l’agenzia di protezione ambientale della Regione – arriva Aldo Ianniello, fino a ieri dirigente responsabile del settore delle Via, le valutazioni di impatto ambientale. Per la cultura e la ricerca la Regione ha reclutato l’economista della cultura e consulente e docente di management culturale Roberto Ferrari. Albino Caporale è il nuovo direttore alle attività produttive. Paolo Baldi guiderà la direzione istruzione e formazione, mentre Saverio Montella è il direttore a tempo, fino alla fine dell’anno, che dovrà seguire la gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale.

 STIPENDI  – Il direttore generale della giunta regionale, rispetto al precedente assetto gerarchicamente sovraordinato rispetto agli altri direttori e dunque con maggiori responsabilità, avrà uno stipendio annuo (lordo, al netto degli oneri riflessi) di 170 mila euro. Il compenso dei tredici direttori è stato fissato in 130 mila euro l’anno ciascuno (120 mila per la direzione a termine per la gara sul Tpl) contro i 127 e 162 mila euro che potevano essere pagati fino alla passata legislatura. Scompare la quota di compenso correlata ai risultati conseguiti. I direttori continueranno ad essere valutati rispetti agli obiettivi annuali assegnati, ma il lavoro svolto bene non comporterà alcun premio. In caso di valutazione negativa decadranno invece dall’incarico.

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