Skip to main content

Fiorentina vince con il Bologna (2-0) ed è seconda in classifica. Domenica supersfida con l’Inter a San Siro. Pagelle

Fiorentina-Bologna il gol di Blaszczykowski (foto Twitter - SportMediaset)
Fiorentina-Bologna il gol di Blaszczykowski (foto Twitter – SportMediaset)

FIRENZE – Fiorentina al settimo cielo. Anzi no: al secondo posto in classifica. A soli tre punti dall’Inter e pronta alla supersfida di domenica sera a San Siro. La vittoria contro il Bologna arriva solo nel secondo tempo, ma è convincente, addirittura schiacciante. Sblocca Blaszczykowski, al primo gol in viola dopo la lunga militanza nel Borussia. E raddoppia Kalinic, entrato al posto di un Babacar un po’ spento. Evvai Paulo Sousa: ha indovinato la formazione e, soprattutto, le sostituzioni. E ora può celebrare un primo successo: ha uguagliato Trapattoni con quattro vittorie, ossia 12 punti, in avvio di campionato. Un rammarico? Sì, la partita buttata via a Torino. Ma pazienza. La squadra ha ingranato. Anche se, dobbiamo dirlo, nel primo tempo ha stentato a trovare il bandolo della matassa. Gioco asfittico, troppi passaggi, pochi tiri in porta. Ma è possibile che nell’intervallo Sousa abbia dato la sveglia. Motivo? Si era sentito dire che questa Fiorentina sembrava un po’ montelliana. Un’offesa per lui. E allora ecco il miracolo del secondo tempo. Con un Borja Valero più sbrigativo. E anche un Rebic capace di scodellare un pallone in mezzo, iftato da Kalinic e spedito dentro da Kuba. Ma soprattutto, nella ripresa, si è visto un Alonso bravo a galoppare sulla sinistra portando palloni su palloni: non a caso è stato suo il traversone per Kalinic che ha messo in condizione Kalinic di stendere definitivamente un Bologna votato alla difesa. Eppoi al martirio. Che serata! Il Torino perde e lascia alla Fiorentina il secondo posto. La Roma perde a Genova con la Samp. E la Juve pareggia in casa con il sorprendente Frosinone. Sì, una gran serata. Prologo alla prima vera partitissima di questo campionato: la sfida di San Siro con l’Inter. Che la Fiorentina potrà giocarsi con buone chance di vincerla. Basta mantenere il cuore caldo e la testa fredda.

REBIC – Pantaleo Corvino rimette piede al Franchi. Si era fatto anticipare da un’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello sport2 in cui diceva di aver vinto 4 scudetti a Firenze. In realtà si è trattato di qualificazioni in Europa (2 per la Champions, 2 per l’Euroleague), ma Pantaleo è così: fa luccicare ciò che tocca. Il Bologna, guidato da Delio Rossi (altra storia in viola…), scende in campo con la grinta di chi vuol vendere cara la pelle. E Paulo Sousa risponde con l’ennesima formazione inedita, soprattutto davanti: Kuba Blaszczykowski, Babacar e Rebic. Pronti via e la Fiorentina si riversa nella metà campo rossoblù. Dove tutta la squadra è lì, sulla tre quarti, a far mucchio davanti a un ragazzino, Diawara, dai piedi molto buoni. Davanti, solitario, un ex oggetto del desiderio della Fiorentina: Destro. I viola attaccano: al 10’ Rebic, con il numero 11 e all’ala sinistra vecchia maniera, viene buttato giù al limite dell’area dopo un ottimo spunto. Punizione diretta: Vecino calcia male, sulla barriera.

TATARUSANU – Al 20’ Badelj scambia bene con Babacar al limite centrale dell’area bolognese. Lo buttano giù. Altra punizione diretta. Vanno sul pallone Vecino e Alonso. Finta Vecino, ma batte lo spagnolo: di poco sopra la traversa. Quando riuscirà la Fiorentina a battere un’altra punizione che finisca in gol, come fece Alonso contro il Milan? Il problema è che a metà primo tempo, i viola traccheggiano e giochicchiano, senza riuscire ad affondare, mentre il Bologna si limita a vivacchiare con qualche ripartenza. Pericoloso? Sì, perché quando la Fiorentina non ha il coltello fra i denti, come contro il Genoa e a Carpi, rischia di addormentarsi lasciandosi infilare. Dite che questa squadra ricorda quella asfittica di Montella? Vero. Finalmente Alonso (34’) tira da 25 metri. Centrale. Pallone parato. Ribaltamento di fronte: Destro (35’) tira: pallone alto.Al 39’ è ancora Alonso a provarci: Mirante blocca con difficoltà. Un attimo dopo è Tatarusanu a doversi esibire da campione, uscendo su Destro lanciato a rete. Tata è bravo e tempista: respinta. Ma quanta paura di una beffa che sarebbe stata tremenda. E così, dopo un minuto di recupero, finisce un primo tempo fiacco, monotono, quasi tedioso.

KUBA – In avvio di ripresa (1’) la Fiorentina si presenta con un diagonale di Kuba Blaszczykowski: che passa davanti alla porta e finisce lontano. Poi è Rebic che potrebbe sfruttare un traversone in areama è pressato da Ferrari, non ci arriva di testa e tocca il pallone con il braccio sinistro. Visto e sanzionato: punizione contro. E Sousa decide il primo cambio: fuori Babacar e in campo Kalinic. Subito imbeccato da Roncaglia in discesa libera, ma il croato è murato al momento del tiro. Fiorentina all’attacco, Bologna serrato nella sua tre quarti. Ora la Fiorentina è convinta e trasformata rispetto al primo tempo. Un tiro di Alonso viene rimpallato da Kalinic che salva così la porta bolognese. Delio Rossi avverte il pericolo: alza barricate e stende ragnatele. Ma salta tutto al 26: quando Rebic crossa da sinistra, Kalinic tocca di testa in mezzo all’area liberando Kuba Blaszczykowski che arriva da destra e la mette dentro. Primo gol in viola del polacco ex Borussia. Bravo Kuba. Che poco dopo ci riprova: lo murano. Ma la Fiorentina è in vantaggio, la barriera di Delio Rossi è caduta. Ora bisogna insistere e non cadere in distrazioni.

KALINIC – Sousa teme il calo di tensione e prova un’altra mossa: in campo Ilicic al posto di uno spremuto Rebic, al quale va comunque iol merito di aver avuto il piede felice nel far partire il traversone che ha sbloccato il risultato. Ma la Fiorentina è inarrestabile. Sa bene che vincere questa partita vuol dire essere proiettati in alto, al secondo posto in classifica. Pronta a sfidare l’Inter capolista. Delio Rossi capisce di avere poche speranze e gioca l’ultima carta: Acquafresca. Ma la mossa si rivela inutile. Perché Alonso parte di nuovo come un treno sulla sinistra e calcia bene mettendo il pallone sul piede di Kalinic che, davanti alla porta, non sbaglia. Due a zero. Quindi standing ovation per Borja Valero, che esce lasciando il posto a Mati Fernandez. E i tifosi della curva Fiesole non stanno più nella pelle. Gridano: Inter, stiamo arrivando!

[table id=103 /]

Bologna, Fiorentina, Inter


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741