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Aeroporto di Firenze, Vito Riggio (Enac): «La nuova pista? Lavori al via entro la fine del 2016»

Il progetto della nuova pista all'aeroporto di Firenze (lunga 2.400 metri)
Il progetto della nuova pista all’aeroporto di Firenze (lunga 2.400 metri)

FIRENZE – I cantieri per la nuova pista, diversamente orientata, e più lunga (2.400 metri) erano previsti a partire dallo scorso mese di agosto. Ma il masterplan dell’aeroporto Vespucci di Firenze non è ancora stato rispettato. E di lavori a Peretola nemmeno l’ombra. Col rischio che l’accumulazione dei ritardi metta in pericolo la realizzazione del nuovo aeroporto entro il 2017, anno in cui Firenze sarà chiamata a ospitare il G7.

VITO RIGGIO – A tentare di rischiarare le prospettive dello scalo di Peretola ha provato oggi 27 ottobre il presidente dell’Enac (Ente nazionale dell’aviazione civile), Vito Riggio, intervenuto a una tavola rotonda organizzata da Toscana Aeroporti, la nuova società nata quest’anno per gestire unitariamente il Galilei di Pisa e il Vespucci di Firenze. «Ragionevolmente dico che entro la fine del 2016 noi potremmo avere l’opera iniziata, e finita nel 2017 come avevamo programmato», ha dichiarato Riggio circa la nuova pista di Peretola.

Il capo dell’Enac si è soffermato sulla procedura di Valutazione d’impatto ambientale (Via) che è attualmente in corso: «Spero che entro fine anno il parere positivo arrivi – ha detto – e a quel punto si passa subito alla conferenza dei servizi, dove tutti gli enti locali interessati hanno diritto e dovere di dire la loro: evidentemente con tempi accorciati il più possibile, senza comprimere il dibattito, ma sapendo che dopo bisogna andare all’opera. La valutazione ragionevole è che entro primavera possa essere esaurito il ciclo amministrativo, fra primavera e giugno: a quel tempo lì si fa la gara, che ha tempi europei perché servono 60 giorni per l’individuazione delle persone».

DARIO NARDELLA – Sul progetto di potenziamento dell’aeroporto di Firenze con la nuova pista «abbiamo il dovere di rispettare tutti i criteri di sostenibilità ambientale e territoriale – ha sottolineato il sindaco Dario Nardella -, ma contestualmente abbiamo il dovere di realizzare quest’opera per il bene dell’economia cittadina, per il turismo, per i 2.000 posti di lavoro legati al progetto».

MARCO CARRAI – Per il presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai, «nel nostro piano l’inizio dei lavori sta nella primavera del 2016, e noi auspichiamo che questa data possa essere rispettata». «Naturalmente ad oggi non è più competenza nostra – ha aggiunto – la procedura è al ministero dell’Ambiente per la Via, dopodiché ci sarà la conferenza dei servizi».

I FINANZIAMENTI – In ogni caso, ha ricordato Carrai, per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze «in una lettera avevamo avuto rassicurazioni dall’allora ministro Lupi: lo Stato avrebbe concorso fino a 150 milioni di euro. Noi auspichiamo che queste risorse arrivino». Toscana Aeroporti, ha ricordato Carrai, ha sviluppato «un piano economico-finanziario che prevede 300 milioni di euro di investimenti, di cui 150 con mezzi propri e 150 da finanziamento dello Stato: 50 sono già stati ammessi dalla precedente legge, il cosiddetto Sblocca-Italia».

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Domenico Coviello

Giornalista

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