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Roma: cominciato il processo per mafia capitale. E chiesto il rinvio a giudizio per Alemanno

Il Campidoglio
Il Campidoglio

ROMA – È iniziato a Roma il processo a «Mafia Capitale», e la procura ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio dell’ex sindaco Gianni Alemanno. Ma andiamo per ordine: E’ il protagonista,  Massimo Carminati ‘er Cecato’, ma non era in aula:  ha seguito in videoconferenza dal carcere di Parma la prima udienza del maxiprocesso. Ma anche a distanza ha dominato la scena. Il suo avvocato Bruno Giosue’ Naso ha annunciato: “Faro’ parlare Massimo Carminati, stavolta e’ intenzionato a difendersi in modo diverso dal solito perche’ vuole chiarire un sacco di cose e credetemi… lo fara’ sicuramente”.

Il legale  ha poi aggiunto: “Di tutta questa storia, a Carminati ha dato particolarmente fastidio il fatto che il suo nome sia stato accostato alle parole ‘mafia‘ e ‘droga’. Con la mafia non c’entra proprio nulla e la droga gli fa veramente schifo. E non parliamo delle armi che non sono mai state trovate”. C’e’
quindi gia’ attesa per le sue dichiarazioni che l’ex terrorista rendera’, sempre in videoconferenza. Il tribunale ha infatti deciso che Carminati, ma anche Salvatore Buzzi, Riccardo Brugia e Fabrizio Franco Testa continueranno a seguire ‘a distanza’ il processo.

“Grazie alle nuove tecnologie, il sistema di videoconferenza – ha detto il presidente del collegio, Rosanna Ianniello – e’ una forma di partecipazione al dibattimento che non lede in alcun modo il diritto dell’imputato a seguire il processo e assicura anche i diritti di assistenza del suo difensore”.
La prima, lunga udienza, apertasi davanti a una folla di giornalisti e una selva di telecamere, e’ stata occupata dalle schermaglie iniziale della difesa e dai preliminari di rito: l’appello dei 46 imputati, le istanze di costituzione di parte civile, che sono ancora piu’ numerose: 55. Ci sono il Comune di
Roma, la Regione Lazio e Ama spa, l’Avvocatura dello Stato, in rappresentanza del Ministero dell’Interno ma anche degli amministratori giudiziari delle cooperative, c’e’ il Pd (Unione
regionale Lazio), oltre alla Confindustria nazionale, alla Camera di Commercio di Roma, a Eur spa e alla Lega nazionale delle Coop.

E veniamo ad Alemanno: le accuse contestate sono la corruzione e l’illecito finanziamento. In particolare ad Alemanno si contesta di aver ricevuto somme di denaro, 125mila euro, in gran parte attraverso la fondazione Nuova Italia da lui presieduta, per il compimento di atti contrari ai doveri del suo ufficio. “Davanti al gup o, se sarà necessario davanti al giudice ordinario, dimostrerò tutta la mia totale estraneità alle residue accuse che mi vengono mosse ” ha detto Alemanno.

 

Mafia capitale, Roma

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