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Firenze, meningite per un 26enne. L’Asl: «Chi era al Dolce Zucchero o al Twentyone chiami il medico»

Meningite, sono ora 17 i casi registrati dall'inizio del 2015 in Toscana
Meningite, sono ora 35 i casi registrati dall’inizio del 2015 in Toscana

FIRENZE – Un anno terribile il 2015 che va a concludersi per le infezioni da meningite in Toscana. A Firenze c’è un nuovo caso: il 35° dall’inizio dell’anno.

E’ stato colpito da meningococco di tipo C un ragazzo di 26 anni, secondo quanto accertato dagli esami effettuati presso gli uffici dell’Asl 10 del capoluogo toscano. Il giovane è stato ricoverato ieri 24 novembre all’ospedale di Santa Maria Nuova. Una volta trasferito in isolamento nel reparto di terapia intensiva, essendo insorto nel frattempo uno stato confusionale, i sanitari hanno provveduto a intubarlo in via precauzionale. Questa mattina è stato estubato e trasferito all’ospedale di Ponte a Niccheri dove è ricoverato nel reparto di malattie infettive.

Il batterio infettivo del ceppo C è quello che ha interessato 29 dei 35 casi e a cui si deve il decesso in 6 dei 7 casi letali che si sono finora verificati. Per quanto riguarda il nuovo caso del 26enne, sono già state sottoposte a profilassi le persone più vicine al giovane, compresi i sanitari.

L’APPELLO – La Asl 10 ha poi rivolto un formale appello a tutti coloro che la notte fra il 20 e 21 novembre scorsi si trovavano nei locali fiorentini «Dolce Zucchero» (via dei Pandolfini) e «Twentyone» (ex Andromeda, via dei Cimatori), dove il ragazzo aveva passato la serata. L’invito a queste persone è quello di contattare al più presto, per effettuare la specifica profilassi antibiotica – anche nel caso si sia già effettuata la vaccinazione contro la meningite -, il proprio medico curante o la guardia medica o il servizio di igiene pubblica

I NUMERI DA CHIAMARE – Per il servizio di igiene pubblica il numero di reperibilità medica aziendale è il 329-6507714. Per quanto riguarda il proprio comune di residenza, questi i numeri:

 – a Firenze lo 055-6933753 / 765 / 555 dalle 8.30 alle 15.30 (malattieinfettive.firenze@asf.toscana.it)

– oppure per i Comuni di Bagno a Ripoli, Barberino val d’Elsa, Figline-Incisa, Greve in Chianti, Impruneta, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, S. Casciano e Tavarnelle val di Pesa lo 055-6534439 dalle 8.30 alle 13.30 (malattieinfettive.sudest@asf.toscana.it)

– o per i comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Vaglia lo 055-6930346 dalle 8.30 alle 13.30 (malattieinfettive.nordovest@asf.toscana.it)

– e, infine, per i Comuni di Barberino di Mugello, Borgo S. Lorenzo, Dicomano, Firenzuola, Londa, S. Godenzo, Marradi, Palazzuolo sul Senio, S. Piero a Sieve, Scarperia e Vicchio lo 055-8451513 / 521 / 607 dalle 8.30 alle 13.30 (malattieinfettive.mugello@asf.toscana.it).

L’Asl invita anche «tutta la popolazione in età compresa tra 11 e 45 anni che non ha ancora colto l’opportunità della somministrazione gratuita del vaccino quadrivalente anti-meningococco nonché a quanti hanno più di 65 anni o sono affetti da patologie croniche o immunodeficienze affinché approfittino dell’opportunità data dalla somministrazione del vaccino antinfluenzale iniziata nei giorni scorsi, non solo per proteggersi dalle complicazioni derivanti dall’influenza stagionale ma anche per ridurre il rischio di esposizione al meningococco causato dall’abbassamento delle difese immunitarie durante l’influenza e la diffusione del batterio».

AGGIORNAMENTO ORE 19.28

L’appello per la profilassi a quanti erano in due discoteche fiorentine nella notte tra venerdì e sabato scorsi, il Dolce Zucchero e Twentyone, è stato rilanciato anche dalle Asl di Arezzo e di Livorno. «Poiché questi locali sono spesso frequentati anche da giovani provenienti dal altre province (Prato, Pistoia, Siena e Arezzo) – scrive in una nota l’Azienda sanitaria di Arezzo – l’invito è quello di contattare al più presto, per effettuare la specifica profilassi antibiotica (anche nel caso si sia già effettuata la vaccinazione antimeningococcica), il proprio medico curante o la guardia medica o il servizio di igiene pubblica della propria zona di residenza».

Dall’assessore alla Salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi, un appello: «Stiamo seguendo il caso, e invitiamo alla profilassi tutti i soggetti che hanno avuto contatti con questa persona». «Rinnoviamo l’invito a tutti comunque a fare il vaccino – ha aggiunto -. Bisogna capire che ancora questo rischio c’è, e la vaccinazione può consentirci di evitarlo»

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