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L'ultimo harem

Firenze: «L’ultimo Harem» a Campi e «La bastarda di Istanbul» al Teatro di Rifredi: Serra Yilmaz mattatrice del mese a teatro

La bastarda di Istanbul
«La bastarda di Istanbul» in scena al Teatro di Rifredi

FIRENZE – La brava ed estroversa attrice tursca Serra Yilmaz tiene banco per quasi un mese in due teatri; d’altronde, le liste d’attesa che aveva lasciato l’anno scorso tanto col rodato spettacolo vecchio quanto con lo spettacolo nuovo erano passabilmente lunghe.

Così, per il dodicesimo anno consecutivo, dal 4 al 14 febbraio torna «L’ultimo harem», che Savelli ha tratto, con la consulenza linguistica della docente di turco all’Università di Firenze, Ayşe Saraçgil, da una raccolta di racconti di Nazli Eray non tradotti in  italiano, oltre che dalle «Mille e una notte». Stavolta lo spettacolo si sposta al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio. Anche qui gli spettatori seguiranno le storie accomodati, in palcoscenico, intorno alla scena di un harem-hammam, seduti su tappeti e cuscini, seguendo da lì tanto le storie che l’anziana guardiana racconta alla giovane favorita dell’ultimo harem, alla viglia della chiusura del 1909, quanto le vicende surreali di una casalinga di cent’anni dopo.

Appena smessi i panni della guardiana e della casalinga, Serra Yilmaz passa a vestire quelli di zia Banu al Teatro di Rifredi; qui, dal 16 al 28 febbraio, torna in scena «La bastarda di Istanbul», che il solito Angelo Savelli ha tratto dal famoso romanzo di Elif Shafak. Nella complicata trama si intrecciano i destini di Asya (la bastarda), adolescente turca che vive a Istanbul, e della cugina e coetanea Armanoush, statunitense di origine armena che vive a San Francisco con la madre e il patrigno turco Mustafa; tranquillissima in apparenza, è rosa dalla voglia di ritrovare le proprie radici, il che la porta a una partenza segreta alla volta di Istanbul, ospite proprio della famiglia dell’ignaro patrigno. Qui Armanoush si accorge di non odiare i Turchi e, pur non scoprendo il segreto che unisce il passato della famiglia turca dei Kazanci a quella armena dei Tchakhmakhchian, riconosce che malgrado tutti i tentativi di negarsi gli uni agli altri, Turchi e Armeni sono legati, mescolati all’immagine stessa di Istanbul, città multietnica e meticcia per eccellenza, come il tipico dolce turco composto da ben diciotto ingredienti che si chiama ashure e nella cui preparazione è bravissima zia Banu …

Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (Piazza Dante n.23)

Da giovedì 4 a domenica 14 febbraio, ore 21 (domenica ore 16).

«L’ultimo harem», testo e regia Angelo Savelli, liberamente ispirato ai racconti de “Le mille e una notte” e di Nazli Eray e ai saggi di Ayşe Saraçgil e Fatema Mernissi. Con Serra Yilmaz, Valentina Chico e Riccardo Naldini; scene e costumi Mirco Rocchi; luci Roberto Cafaggini

Teatro di Rifredi (Via Vittorio Emanuele II, 303 – Firenze)

Da martedì 16 a domenica 28 febbraio, ore 21 (domenica 16.30, lunedì riposo)

«La bastarda di Istanbul», dall’omonimo romanzo di Elif Shafak (traduzione di Laura Prandino); riduzione e regia di Angelo Savelli, con Serra Yilmaz, Valentina Chico, Riccardo Naldini, Monica Bauco, Marcella Ermini, Fiorella Sciarretta, Diletta Oculisti, Elisa Vitiello; videoscene: Giuseppe Ragazzini; costumi: Serena Sarti; luci Alfredo Piras. Info: 055 4220361 – www.toscanateatro.it

www.toscanateatro.it

prosa, Teatro, Teatro di Rifredi, Teatrodante Carlo Monni

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