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Fiorentina, Europa League addio: vince il Tottenham (3-0), con merito. Ma ora è sfida al Napoli. Pagelle

 

Tottenham-Fiorentina, inglesi superiori e meritatamente vincenti (foto Twitter - @stop_and_goal)
Tottenham-Fiorentina, il primo inglese di Mason (foto Twitter – @stop_and_goal)

LONDRA – Implacabile il Tottenham. Spenta la Fiorentina. Addio Europa League. Peccato. Ma non ci sono molte recriminazioni: inglesi assolutamente superiori, dominatori schiaccianti del match. Bravissimo l’allenatore degli Spurs, Mauricio Pochettino, che ha saputo interpretare benissimo la gara. Si è preso la rivincita per l’eliminazione di un anno fa. Che dire? Viola con la testa alla supersfida di lunedì con il Napoli? Anche i partenopei sono fuori, dopo l’1-1 interno con il Villareal.  Diciamo che la strapotenza degli inglesi è balzata agli occhi. Tottenham favorito nel primo tempo da un grossolano errore difensivo di Astori che permette a Mason di sbloccare il risultato. Nel secondo tempo raddoppio di Lamela, capace di riprendere una respinta corta di Tatarusanu. Infine  terzo gol  inglese. Anzi no,  è autogol di Gonzalo. Un intervento che, davvero, mi ha ricordato le autoreti anni ’70 di Comunardo Niccolai, difensore del grande Cagliari di Gigi Riva. Anche Gonzalo è andato deciso e l’ha messa dentro con convinzione.  Ma stavolta non ci sono attenuanti:  inglesi  più forti, senza mezze misure. Tottenham attrezzatissimo in difesa e a metà campo e pronto a sfruttare gli errori della Fiorentina davanti.  Viola non pervenuti? In un certo senso sì. Il Tottenham era probabilmente più forte anche un anno fa, ma commise degli errori. Stavolta no. Due partite con poche sbavature e qualificazione in carrozza. E ora? Massima concentrazione sul campionato. Anche il Napoli esce con le ossa rotte dall’Europa. Cercherà la grande partita a Firenze. Ma ai viola è richiesta l’impresa, la capacità di risorgere dopo aver giocato, a Londra,  forse la più brutta partita della stagione. Ma i tifosi viola hanno già perdonato. Dopo il 3-0 hanno chiamato i giocatori per applaudirli. E dire grazie. Nonostante tutto.

RIGORE – Parte forte il Tottenham. La Fiorentina reagisce bene, arriva anche al tiro un paio di volte. Poi (8’) ci potrebbe stare un rigore per il Tottenham: cross di Trippier da destra, fuori area, e Alonso la tocca con la mano. Vista e rivista l’azione non lascia dubbi: l’arbitro romeno Hategan ha voluto bene alla Viola.  I giocatori del Tottenham protestano, ma con una certa compostezza. Ancora inglesi vicino alla porta di Tatarusanu: su angolo c’è Alli vicino al palo di Tata, ma fortunatamente non ci arriva.  Sousa ha mandato in campo praticamente la squadra migliore: ci sono, per esempio, Kalinic e Borja, nonostante  la partitissima di luneì sera, a Firenze, con il Napoli. Dal San Paolo si sa, invece, che Sarri abbia fatto scelte diverse, tenendo a riposo alcuni dei suoi “gioielli”, per esempio Jorginho e Callejon .Nel Tottenham mancano Kane e  Dembelè. I viola tentano di saltare il centrocampo inglese con lanci lunghi. Alonso e Ilicic cercano ripetutamente Kalinic. Quindi giallo per Wimmer per fallo su Ilicic.

MASON – Ci prova Eriksen (19’) ma Tatarusanu, in due tempi, riesce a controllare. Replica della Fiorentina: Alonso tira da lontano, ma sembra una conclusione assai velleitaria. Ilicic (23’) in fuga sulla destra e conclusione a girare, con pallone che finisce a lato del palo destro di Lloris. Ahi, Astori chiude su Chadli ma scivola, va con il sedere in terra, e serve un assist magnifico a Mason (25’) che avanza sulla sinistra solo (Tomovic dov’è?),  indisturbato, calcia con calma e la mette dentro, a sinistra di Tata che rimane lì, apparentemente imbambolato.  Astori è lievemente ferito. Quindi Dier colpisce Gonzalo con una gomitata. Arbitro non lucidissimo. Ma Astori continua a sbagliare. Cosa che aveva fatto anche a Bergamo, domenica scorsa.

ILICIC – Fiorentina che prova a reagire. Bernardeschi latita, il centrocampo viola soffre.  E soprattutto la difesa del Tottenham si chiude come una impenetrabile cerniera. Che dire? Pochettino legge bene la partita. Non  vuole commettere l’errore di un anno fa. E fino al riposo ha ragione lui. Fiorentina imbrigliata e, direi, inconcludente.  Un esempio per tutti: Kalinic è rimasto isolato in  mezzo ai due centrali  del Tottenham, almeno finora piuttosto attenti. Nessun cambio in avvio di ripresa. Il Tottenham va in gol subito con Chadli, ma il fuorigioco era evidentissimo. Sousa fa scaldare Zarate e Blascszykowski. Bernardeschi va via due volte sulla destra e in entrambe le occasioni sbaglia l’appoggio.  Fuori Ilicic, visibilmente arrabbiato, e in campo Zarate.

LAMELA – Ci si aspetta la reazione viola e invece arriva il raddoppio del Tottenham: Gonzalo Tata para su Chadli ma la ribattuta è ripresa da Lamela che mira e la mette dentro. Due a zero per gli inglesi. Ora è dura, dura. Ci potrebbe essere stato un fallo di Alli su Astori. Ma non conviene attaccarsi a questo. La verità è che Pochettino ha capito tutto. Fuori Borja Valero e in campo Kuba Blascszykowski. Sostituzione anche fra gli inglesi: esce Lamela ed entra Onomah. Reazione viola con Kalinic, anticipato da Lloris in uscita. Ma è suolo un fuoco di paglia. Al 36’ cross di Trippier per Chadli anticipato da Gonzalo che intercetta ma la butta lui direttamente alle spalle di Tata. Tre a zero. Addio Europa League. Mason potrebbe fare poker, ma Tatarusanu riesce a dire di no con una gran parata. Poco dopo ci prova Eriksen e Tata si esibisce ancora con un grandissimo intervento. Evitata l’umiliazione, ma la sconfitta, ammettiamolo, è pesante. Auguriamoci di poter gioire, da lunedì, in campionato.

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Sandro Bennucci

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