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Bce: Draghi azzera i tassi, le borse volano. Il QE (Quantitative easing) sale a 80 miliardi al mese

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FRANCOFORTE – SuperMario Draghi sorprende tutti, fa scendere il tasso al minimo storico. Francoforte rafforza inoltre il piano di acquisto di titoli pubblici e privati (Qe), che sale a 80 miliardi al mese. La Banca centrale europea taglia le stime di crescita e azzera il tasso principale di rifinanziamento. Con quest’ultima mossa si cerca di rilanciare l’economia, assieme all’ennesimo taglio del tasso sui depositi bancari, da -0,30% a -0,40 per cento. Inoltre il Quantitative easing viene esteso ai bond delle aziende, e vengono lanciati nuovi prestiti Tltro a quattro anni. «E’ una lista di misure piuttosto lunga, ognuna è significativa: punta a sostenere la crescita e ad alzare l’inflazione sino e sotto al 2 per cento nel medio termine» spiega Draghi.

Queste le principali misure adottate:

1. La Bce ha tagliato il tasso di riferimento (refinancing rate) dallo 0,05% a zero. Una sorpresa e il minimo di sempre. Il sistema bancario europeo potrà accedere ai fondi della banca centrale senza pagare nulla. È una mossa che mira a favorire la circolazione della liquidità in chiave pro-ripresa.

2. Ridotto il tasso sui depositi delle banche presso l’Eurotower da -0,30 a -0,40%. Per lasciare i loro fondi a Francoforte, gli istituti di credito dovranno pagare. È una mossa disincentivante nei confronti di chi vuole mettere i soldi nelle casse della Bce. Intende spingere le banche ad investire nell’economia.

3. Scende il “marginal lending facility” dallo 0,30 allo 0,25 per cento. È il costo del denaro cosiddetto “overnight”, per la liquidità immediata e pronta per l’uso. Anche questa è una misura con ambizioni espansive.

4. Gli acquisti mensili di titoli di Stato della Bce salgono da 60 a 80 miliardi a partire da aprile. È un programma che durerà sino al marzo 2017, ma potrebbe essere esteso. La banca centrale compra bond che stanno nella pancia delle banche in modo da rendere disponibile maggiore liquidità da investire nell’economia.

5. Per la prima volta, potranno essere acquistati dalla Bce i bond denominati in euro emessi dalle aziende non finanziarie, purché abbiano un rating a livello di investimento non speculativo. In questo modo si vuole ampliare la gamma di titoli che la Bce può portare a casa e dare più margini alle banche.

6. La Bce lancerà da giugno 2016 a marzo 2017 quattro nuove operazioni dette “Tltro”, ovvero Targeted Long Term Refinancing Operations. Sono dei finanziamenti a lungo termine per le banche. La loro durata è di quattro anni. Il tasso potrà scendere sino ad eguagliare quello sui depositi (-0,40%). In parole semplici, la Bce pagherà le banche per rifornire il loro arsenale finanziario di liquidità, bruciando il profitto che ora incassa col tasso negativo sui depositi. Draghi ha sottolineato che il tasso sarà tanto più negativo quanto più gli istituti faranno credito. Come le altre mosse di giornata, è una scelta per favorire la crescita e tirare su l’inflazione.

Bce, draghi, finanziamenti

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