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L'udienza al tribunale di Arezzo, la donna ha patteggiato due anni

Firenze: nuova richiesta di rinvio a giudizio per Riccardo Fusi. L’accusa di bancarotta fraudolenta

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FIRENZE – Nuova richiesta di rinvio a giudizio per l’imprenditore fiorentino Riccardo Fusi e sua sorella Milva Fusi. L’accusa è bancarotta fraudolenta. La vicenda riguarda la società Parfu di cui l’imprenditore, già condannato a due anni per la Scuola marescialli di Firenze insieme a Denis Verdini, era consigliere di amministrazione e la sorella presidente del cda. Tra il 2006 e il 2013 secondo il pm Cristina von Borries gli amministratori avrebbero ”distratto” i soldi ottenuti da una serie di locazioni di un immobile della società a Prato, ”svuotando” le casse della stessa, poi dichiarata fallita il 28 gennaio 2015 dal tribunale di Firenze.

Un’accusa che, secondo il difensore di Fusi, l’avvocato Sandro Traversi, “è tutta da dimostrare” anche perché, “ancora una volta, a Fusi vengono contestate operazioni messe in atto proprio per evitare il fallimento delle sue società e pagare i fornitori”. Tra l”altro lo scorso 17 giugno il tribunale di Firenze ha assolto Fusi dalla stessa accusa per la società Fidia spa.

La nuova richiesta di rinvio a giudizio è stata trasmessa dal pm al gup che ora dovrà fissare la data dell’udienza.

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