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Canone rai in bolletta: le sanzioni per omesso o ritardato pagamento

La Rai ormai renzizzata

ROMA – Il Canone Rai è una delle tasse da sempre più odiate dagli italiani tanto che negli anni l’evasione aveva raggiunto livelli davvero notevoli. Per ovviare a questo problema e spingere i cittadini a pagare questo tributo il Governo dal 2016 ha modificato la normativa prevedendo il pagamento del canone nella bolletta della corrente elettrica e riducendo l’importo dovuto a 100 euro suddividendolo in 10 rate mensili. Col risultato di renderla ancora più odiata, visto la scarsa qualità del servizio: in alcune zone di Firenze ad esempio spesso non si riceve il segnale digitale delle reti Rai, specialmente in caso di maltempo. Però siamo obbligati a pagare lo stesso il canone completo, e in caso contrario rischiamo anche sanzioni, che sono state inasprite dalla recente innovazione del Governo Renzi. Vediamole insieme.

In caso di mancato pagamento della tassa, nei casi in cui essa è dovuta, si rischiano multe che vanno dai 200 euro fino ai 600 euro. Chiariamo subito che il canone è dovuto quando si possiede un televisore nell’abitazione principale, quella di residenza, oppure nei casi in cui non sia stato compilato l’apposito modulo per dichiarare il non possesso dell’apparecchio. I titolari di più utenze pagano un sola volta l’imposta ovvero sull’utenza della prima casa. Prima di applicare la sanzione verrà effettuato un controllo presso l’abitazione per verificare la presenza o meno del televisore.

Chiarite quali sono le multe che vengono appioppate in caso di mancato pagamento del Canone Rai, vediamo la pena peggiore ovvero quella riguardante i casi di falsa dichiarazione. Se qualcuno ha cercato di fare il furbetti e ha inviato la dichiarazione di non possesso dell’apparecchio televisivo quando invece non è così, si configura il reato di falso ideologico in atto pubblico e si va incontro anche alla punizione della reclusione fino a 2 anni. Ma non è necessario allarmarsi perché in primis per arrivare al carcere occorre la dimostrazione del fatto ed in secondo luogo perché la reclusione è la pena peggiore ma non viene applicata molto spesso.

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