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Pensioni: la risposta di Boeri al pensionato indignato

ROMA – Il prof. Tito Boeri, Presidente dell’Inps, nemico giurato dei pensionati, soprattutto di quelli che lui giudica ricchi (3000 euro lordi mensili) ha preso nota dei rilievi posti da un pensionato, Salvatore Rotondo, e gli ha risposto con la seguente lettera, nella quale giustifica il suo punto di vista, affermando di volersi battere per allungare la vita degli italiani, e quindi anche dei pensionati:

«Caro Rotondo, la ringrazio per l’attenzione con cui segue i miei interventi. La pregherei di utilizzare la stessa attenzione nell’interpretare ciò che ho detto. Il testo che lei ha sbobinato con tanta cura contiene un’affermazione difficilmente controvertibile: alla luce delle risultanze degli studi degli attuari, una redistribuzione che sposti un dato ammontare di risorse da chi ha pensioni alte a chi ha pensioni basse porterebbe a una riduzione della spesa pensionistica. Questo perché, poniamo, i 100 euro tolti al pensionato ricco e dati invece al pensionato povero verranno mediamente percepiti da quest ultimo per meno anni di quanto sarebbe avvenuto nell’allocazione originaria. Questo avviene per le differenze nei tassi di mortalità documentate dagli attuari. E ci fa pensare che anche principi di equità attuariale (garantire a tutti lo stesso rendimento ai contributi versati) spingano verso una qualche parziale redistribuzione.
In ogni caso il mio ragionamento era per dati dei tassi di mortalità delle due categorie di pensionati. Non c’è alcuna evidenza empirica, del resto, che abbassare (marginalmente) le pensioni di persone abbienti ne aumenti la probabilità di morte. C’è invece moltissima evidenza che un livello di istruzione più alto comporti tassi di mortalità più bassi (presumibilmente perché si hanno stili di vita che aumentano la longevità, ci si alimenta e ci si cura meglio, etc.). Io da tempo sostengo che bisogna aumentare il livello di istruzione degli italiani il che comporta una riduzione della loro mortalità.  Quindi, come vede, mi batto per allungare la vita degli italiani al contrario di quanto lei sostiene.
In altre parole la causalità opera esattamente nella direzione opposta di quanto lei sostiene per criticare le mie proposte di riallineamento delle pensioni più alte ai contributi versati. Si cerchino allora argomenti migliori e, soprattutto, si eviti la calunnia. Spero che lei riconoscerà il suo errore di interpretazione e diffonderà questa mia risposta con le stesse modalità con cui ha diffuso le sue letture distorte del mio pensiero. Altrimenti dimostrerà a tutti che ha agito in mala fede. Buon anno, TITO BOERI».

Avevamo finito l’anno con Tito Boeri e lo ricominciamo, sempre in tema di pensioni, con il bocconiano Presidente e recepiamo anche noi l’invito da lui rivolto a Salvatore Rotondo, riproducendo la lettera così come ricevuta. La lasciamo alla vostra riflessione, non ha bisogno di commenti, si commenta da sé! E, a proposito, buon anno a tutti, anche al prof. Boeri.

Boeri, inps, pensionato, Rotondo

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