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Giustizia: manifestazione di protesta dei giudici onorari contro il ministro Orlando. Il 16 febbraio a Roma

ROMA- Il 16 febbraio, a Piazza Indipendenza, i giudici di pace, i pubblici ministeri onorari ed i magistrati onorari di tribunale terranno una manifestazione unitaria per contestare l’operato del Ministro Orlando e chiedere tutela al Consiglio Superiore della Magistratura. Seguirà nella settimana successiva uno sciopero dalle udienze dal 20 al 25 febbraio. Lo rende noto l’Unione nazionale giudici di pace.

«Il Ministro Orlando, con una sconsideratezza che lascia esterrefatti, ha dichiarato che non sarebbe possibile stabilizzare dei magistrati precari senza concorso, nonostante la Commissione Europea abbia avviato una procedura di infrazione contro il Governo italiano in quanto, come riconosciuto dal Ministro stesso, per 20 anni in Italia i magistrati onorari sono stati impiegati a tempo pieno come magistrati stabili», sottolinea in una nota Alessando Rossi, presidente dell’associazione sindacale delle toghe onorarie.

«Non possiamo credere – ha aggiunto Mariaflora Di Giovanni, segretaria dell”Unione – che il Ministro non solo ignori che l’articolo 97 della Costituzione fa salvi i casi di accesso al pubblico impiego senza concorso previsti direttamente dalla legge, ma, cosa ancor più grave, ignori persino che i magistrati di pace in realtà hanno sostenuto un concorso pubblico per titoli e reiterati esami di idoneità, prima dell”accesso alla funzione e poi ogni quattro anni di servizio».

«Probabilmente il Ministro Orlando – aggiunge Rossi – non è a conoscenza della circostanza che, mediante legge, proprio il suo Governo ha stabilizzato nel pubblico impiego centinaia di migliaia di precari, che peraltro davvero non avevano mai sostenuto un concorso pubblico; sicuramente il Ministro ignora che già negli anni settanta ed ottanta, per quattro volte e sempre con legge, si addivenne alla stabilizzazione dei vice pretori onorari, addirittura prevedendone l’immissione a pieno titolo e con gli stessi diritti nei ruoli della magistratura ordinaria».

«Ancor più grave – conclude Di Giovanni – è la dichiarata volontà del Ministro Orlando di contravvenire alle vincolanti decisioni della Commissione Europea e della Corte di Giustizia Europea, con la conseguenza che, pur di risparmiare quei pochi milioni di euro necessari per stabilizzare i magistrati di pace ed onorari, il Paese si ritroverà a versare diversi miliardi di euro fra risarcimenti dovuti ai magistrati e le sanzioni che a breve pioveranno dall’Unione Europea, istituzione sovranazionale che evidentemente il Ministro Orlando considera un fastidioso intralcio».

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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