Inchiesta Consip: Tiziano Renzi domani davanti ai magistrati. Lui respinge ogni accusa
ROMA – E’ previsto per il primo pomeriggio di domani 3 marzo l’interrogatorio di Tiziano Renzi, padre dell’ex premier Matteo, indagato nell’ambito dell’inchiesta Consip per il reato di traffico di influenze illecite. Secondo l’ipotesi accusatoria fatta dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Mario Palazzi, Tiziano Renzi e anche l’imprenditore Carlo Russo avrebbero indotto l’imprenditore Alfredo Romeo a promettere somme di denaro mensili come compenso per la loro mediazione verso Luigi Marroni, amministratore delegato di Consip, in relazione
ad alcune gare di appalto. Un’accusa che Tiziano Renzi ha sempre respinto.
Quello del traffico di influenze, punito fini a tre anni di reclusione, è un reato a metà tra la corruzione ed il millantato
credito. Sostanzialmente punisce forme di lobbying illecite che, nel caso preso in esame dalla procura di Roma, sarebbero costituite dalla remunerazione di attività di mediazione, previo accordo finalizzato all’ottenimento di benefici, del quale non è partecipe un pubblico ufficiale.
L’interessato in una nota a proposito dell’inchiesta che lo vede indagato, ha affermato: «Mi sembra di vivere un incubo. Sono stato indagato due anni fa per la prima volta in vita mia e mi hanno assolto ma la notizia è stata riportata in qualche trafiletto. Spero solo che il giorno in cui tutto questo finirà ci sarà lo stesso spazio sui giornali che c’è oggi. Vivo perché i miei nipoti sappiano che io sono quello che hanno sempre conosciuto e non ciò che i giornali scrivono oggi».