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Tasse sulla casa: la Commissione Ue chiede al governo la revisione del catasto. Protesta Confedilizia

ROMA – La spesso inutile, talvolta perniciosa Unione europea ha indirizzato un’altra raccomandazione poco gradita al governo italiano, invitandolo a realizzare la riforma del catasto, che comporterà sicuramente aggravi d’imposte per moltissimi contribuenti, colpendo un bene già tartassato al massimo dal fisco, insieme a benzina e tabacchi.

Inserito nel piano nazionale delle riforme che arriverà dal Def, il progetto di riforma del catasto potrebbe riprendere il proprio cammino dopo che il progetto del governo Renzi era stato stoppato per l’osservanza della clausola della invarianza per la tassazione sugli immobili. In proposito Confedilizia ha voluto mandare un allarme al governo Gentiloni esprimendo tutta la propria preoccupazione.

«Non è certo questo il momento per iniziare un nuovo percorso – si legge nella nota di Confedilizia -, checché ne dica la Commissione europea, che inserisce pigramente il tema catasto nelle sue rituali raccomandazioni copia e incolla, senza avere un minimo contatto con la realtà. Per il settore immobiliare l’urgenza non è la riforma del catasto, ma una decisa riduzione di un carico fiscale che dal 2012 è stato quasi triplicato e che continua a causare danni incalcolabili a tutta l’economia: crollo dei valori, impoverimento, caduta dei consumi, desertificazione commerciale, chiusura di imprese, perdita di posti di lavoro. Dovrebbe essere questa la priorità di un Governo responsabile».

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