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Morbo di Alzheimer: la scoperta di alcuni studiosi italiani sulle origini della malattia

ROMA – Un gruppo di ricercatori italiani dell’ Università Campus Bio-Medico, del Centro Nazionale delle Ricerche e Fondazione Irccs Santa Lucia, – ha scoperto alcuni meccanismi fisiopatologici che starebbero alla base della malattia. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista «Nature Communications».

Secondo gli autori della ricerca, «i cambiamenti nel tono dell’umore che spesso si registrano assieme agli episodi di perdita di memoria non sarebbero una conseguenza della comparsa dell’Alzheimer, ma potrebbero rappresentare «una sorta di campanello d’allarme, dietro il quale si nasconde l’inizio subdolo della malattia: perdita di memoria e depressione sono due facce della stessa medaglia. I risultati ottenuti suggeriscono di non sottovalutare i fenomeni depressivi nella diagnosi di Alzheimer, perché potrebbero andare di pari passo con la perdita della memoria. Infine, poiché anche il Parkinson è causato dalla morte dei neuroni che producono la dopamina, è possibile immaginare che le strategie terapeutiche future per entrambe le malattie potranno concentrarsi su un obiettivo comune: impedire in modo selettivo la morte di questi neuroni».

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