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Banca Etruria: Ghizzoni, dirò tutto alla Commissione parlamentare, non alla stampa

ROMA – «Se mi convocheranno parlerò alla commissione d’inchiesta: in Parlamento, non sui giornali, risponderò ovviamente a tutte le domande che mi faranno». Lo dice in un colloquio con Repubblica Federico Ghizzoni, ex amministratore delegato di Unicredit citato nel libro di Ferruccio de Bortoli a proposito di Banca Etruria.

«Adesso non parlo, perché non si può mettere in mano a un privato cittadino la responsabilità della tenuta di un governo. È un caso della politica, sarebbe dovere e responsabilità della politica risolverlo. Qualsiasi cosa dicessi ora, sarebbe strumentalizzata da una parte politica contro l’altra, e contro di me. Oltre poi al fatto che quando studiavo da banchiere mi hanno insegnato che la riservatezza è una virtù». Ghizzoni è un osso duro e sicuramente non parlerà pubblicamente, sente la responsabilità di non pregiudicare la tenuta governo e, implicitamente, la posizione del ministro Maria Elena Boschi. Sembra di esser tornati ai tempi di Mani Pulite e dei silenzi e reticenze del compagno Greganti, che pur di non parlare si fece un lungo periodo di carcere, secondo i metodi allora abituali d’indagine.

boschi, Etruria, Ghizzoni, Unicredit

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