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Milano: l’aggressore della stazione indagato per terrorismo internazionale

MILANO – Ismail Hosni, il 20enne italo-tunisino arrestato ieri per aver accoltellato due militari e un poliziotto della Polfer in stazione Centrale a Milano è indagato per terrorismo internazionale. In particolare deve rispondere dell’articolo 270 bis del codice penale, secondo quanto emerge da fonti investigative. Da quanto emerge gli inquirenti stanno analizzando la rete relazionale del giovane, che in un profilo Facebook a suo nome avrebbe postato dei video inneggianti all’Isis. Il fascicolo è nelle mani del capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili e del pm Alessandro Gobbis e si affianca a quello per tentato omicidio (affidato al pm Maura Ripamonti) legato all’aggressione che il 20enne ha compiuto in stazione, armato di due coltelli da cucina. L’interrogatorio davanti al gip dell’italo-tunisino dovrebbe avvenire tra domenica e lunedì prossimo.

Infatti il pool antiterrorismo, guidato da Alberto Nobili, ha aperto un fascicolo parallelo a carico del giovane per il reato previsto dall’articolo 270 bis del codice penale, associazione con finalità di terrorismo anche internazionale. E ciò per potere fare verifiche sul profilo Facebook Ismail Hosni attribuibile al 20enne e su cui sono state postati video e scritte in arabo inneggianti all’Isis. Pagina poi oscurata qualche ora fa.

Nelle immagini, ora oscurate dalla polizia, si vedrebbero scene di battaglia provenienti dal Califfato. L’ultimo suo post, a commento di uno dei video, sarebbe stato tradotto così: «Gloria a Dio, il suo Profeta e ai credenti, ma gli ipocriti non lo so … Califfato». Un altro post, accompagnato da un video, recita: «Facciamo un futuro luminoso tenere il passo con le nostre speranze e aspirazioni … califfato islamico a venire, a Dio piacendo». Un altro post dello scorso 24 settembre, sempre accompagnato da un video con una canzone, recita «Il più bell’inno dell’Isis che abbia sentito in vita mia».

Accertamenti sono in corso, inoltre, anche su eventuali legami del giovane con estremisti islamici. Da quanto si è saputo, infine, per riuscire ad avere la certezza che il profilo Fb sia stato aperto dal giovane arrestato e sia stato poi lui a caricare quei video serviranno analisi tecniche specifiche che richiederanno alcuni giorni.

L’inchiesta per terrorismo internazionale è condotta dalla Digos.

Intanto montano le polemiche contro la manifestazione pro-immigrazione, in programma domani 20 maggio e organizzata da associazioni di sinistra, alla quale aderisce anche il comune di Milano. Lo stesso Sala, che sarà della partita, dopo aver visitato l’agente e il militare ferito, in un eccesso di buonismo ha voluto precisare che «il criminale che ha accoltellato uomini delle forze dell’ordine è figlio di madre italiana e di padre nordafricano, ed è italiano a tutti gli effetti. Ciononostante a qualcuno fa comodo buttare questo atto criminoso sul conto dei migranti». In alto la foto segnaletica di Hosni. Ciascuno potrà giudicare.

 

itali-tunisino


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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