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Alta Corte tedesca giudica la Bce: «Non deve acquistare titoli di Stato». L’Ue: «Banca Europea è indipendente»

BRUXELLES – Ora è scontro aperto fra Bruxelles e Berlino.  «Riaffermiamo il primato della legge europea e il fatto che le decisioni della Corte europea sono vincolanti su tutte le Corti nazionali. La Commissione rispetta l’indipendenza della Bce, e studieremo la sentenza in dettaglio»: Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue commentando la sentenza della Corte tedesca sugli acquisiti dei bond della Bce. La Corte costituzionale tedesca, infatti, ha accolto in parte i ricorsi contro l’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce avvenuti a partire dal 2015, cioè quando era presidente Mario Draghi.

Stando alla Corte tedesca, i programmi di acquisto di bond contrastano le competenze della stessa Bce. Per la prima volta nella storia della repubblica tedesca, l’organo principale della giustizia del paese afferma che le misure prese da un organo europeo «non sono coperte dalle competenze europee» e per questo «non potrebbero avere validità in Germania». La Corte chiede alla Bce di giustificare il suo agire. «Il governo tedesco e il Bundestag, sulla base della loro responsabilità di integrazione – aggiunge – sono tenuti ad attivarsi nei confronti del PSPP».

La Corte costituzionale tedesca dà tre mesi di tempo alla Bce, per fare chiarezza sul programma di acquisto dei bond, accogliendo parte del ricorso contro le misure attuate a partire dal 2015. Lo riporta Bloomberg. La Bce risponde che sta valutando la sentenza della Corte Tedesca sul programma di acquisto di titoli di Stato “e si esprimerà a tempo debito”. Lo si apprende da un portavoce della Banca Centrale Europea. Intanto si apprende che è prevista una convocazione della Bce per le 18.

Conseguenza? Rallentano  le principali Borse europee dopo la decisione della Corte Costituzionale tedesca di accogliere alcuni ricorsi sull’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce a partire dal 2015. Milano riduce il rialzo allo 0,6%, Parigi all’1,15% e Francoforte all’1,1%. Minori rialzi anche per Madrid (+0,6%) e Londra (+0,9%). Giù Unicredit (-0,15%), invariata Bpm, mentre resiste Intesa (+1,3%).

Il governo tedesco si spenderà a Francoforte per fare in modo che la Bce attui la verifica sostanziale delle misure criticate dalla Corte costituzionale tedesca. Lo ha detto il sottosegretario alle Finanze Joerg Kukies, a Karlsruhe. «Ci muoveremo a questo scopo – ha spiegato – e crediamo che la Bce lo farà». L’Alta Corte ha affermato che la Bundesbank non potrà più partecipare ai programmi di acquisto dei titoli di Stato, se la Banca centrale europea non chiarirà che la sua azione è proporzionale.

Il problema ora è grave. I Paesi che fanno pèarte dell’Ue sono ancora disposti ad accettare lo strapotere, se non addirittura i diktat della Germania? Che Europa unita è se c’è un solo Stato che detta legge e trae vantaggi dall’unità? Il pronunciamento dell’Alta Corte tedesca è la goccia cxhe fa traboccare il vaso e impone agli Stati di rivedere regole e meccanismi. Altrimenti si tratta di un gioco che n on può più durare.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

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