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Amministrazione Usa accusa Cina, manipola le valute

L’Amministrazione americana del presidente Donald Trump ha accusato la Cina, per la prima volta dal 1994, di essere un ”manipolatore di valute”. E questo dopo che la Banca commerciale di Pechino ha permesso un indebolimento dello Yuan ai minimi dal 2008, con un cambio inferiore ai 7 Yuan rispetto al dollaro americano, in risposta ai nuovi dazi imposti da Trump su 300 miliardi di dollari di prodotti made in China.
Su Twitter Trump ha accusato Pechino di deprezzare la sua valuta per “rubare le nostre aziende e fabbriche, ferire il nostro lavoro, deprimere i salari dei nostri lavoratori e danneggiare i prezzi dei nostri agricoltori. Non più!”.
Prima di Trump, era stato nei primi anni ’90 il presidente americano Bill Clinton ad accusare la Cina di essere un manipolatore di valute.

cina, dazi, usa


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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