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Assemblea Pd, da Renzi una raffica d’annunci: aboliremo tasi e taglieremo irap, ires e irpef. Silenzio su (taglio) pensioni

Renzi all'assemblea pd
Renzi all’assemblea pd

Il dibattito politico dell’assemblea Pd all’Expo di Milano è stato monopolizzato dagli annunci di Renzi che, come suo solito, rilancia sempre nuovi obiettivi per far dimenticare di non aver raggiunto quasi nessuno di quelli prefissi finora. «Se faremo le riforme, nel 2016 elimineremo la tassa sulla prima casa (Tasi), l’Imu agricola e sugli imbullonati», promette il segretario, e continua di getto: «Se continueremo a tenere in pista il cantiere delle riforme, come credo, nel 2016 faremo una sforbiciata delle tasse che proseguirà nel 2017-18 in maniera puntuale. Per 5 anni avremo un impegno di riduzione delle tasse che non ha paragoni nella storia repubblicana di questo paese. Una rivoluzione copernicana, senza aumentare il debito». Silenzio, invece, sulle pensioni. E sugli annunci di tagli a raffica fatti in questo periodo da Tito Boeri.

IRES – IRAP – Ecco le tappe: «Nel 2017 ci sarà un intervento su Ires e Irap e nel 2018 interventi sugli scaglioni Irpef e sulle pensioni». Preoccupa però il debito pubblico, sempre in aumento: «Il debito pubblico è una spina nel fianco indiscutibile ma la stragrande maggioranza è in mano italiana. Dal 2016 l’Italia continuerà a rispettare i parametri europei, niente colpi a sorpresa».

TERRORISMO E IMMIGRAZIONE – Renzi lancia un invito ai partiti per un «tavolo comune» sul terrorismo. «Nelle prossime ore a nome del Pd – annuncia il premier dall’assemblea a Expo – rivolgerò un appello alle altre forze politiche per un tavolo di lavoro congiunto contro il terrorismo internazionale». L’auspicio del premier è che «si possa avere condivisione anziché usare le questioni di sicurezza nazionale per litigare nella politica interna». Renzi pensa anche all’emergenza immigrazione: «Discutiamo di tutto ma restiamo umani di fronte a un dolore che ha diritto alla dignità. Se una bambina muore non permettiamo che per un punto nei sondaggi si rinunci a essere persone umane». E intanto nelle banlieues delle nostre città cominciano a scoppiare le rivolte contro l’invasione dei profughi.

ANNUNCI E PENSIONI – Dunque dal segretario – premier una bella serie di annunci senza indicazioni concrete (ma non è proprio una grande novità). Nel mazzo delle sue intenzioni ha citato, ad esempio, anche le pensioni per le quali ha preannunciato un intervento nel 2018, senza dire quale sarà l’indirizzo e il senso dell’azione governativa. Da qui a tre anni ci sarà da pensare anche alla valutazione degli insani propositi di Tito Boeri, presidente Inps, la cui unica preoccupazione sembra quella non di risanare i conti dell’Istituto, ma di colpire i pensionati, soprattutto quelli con un assegno, a suo dire, alto.

Vedremo come procederanno le cose per le riforme e per i rapporti interni al Pd, in attesa che, disattese anche queste promesse, il premier ne tiri fuori delle altre per distrarre l’attenzione della gente. A Firenze l’avevamo capito, avendolo avuto come Sindaco, ma fino a quando potrà durare questo giochino?

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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