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Fiorentina: 0-0 a Frosinone. Palo di Kalinic e traversa di Borja, ma è un’altra occasione sprecata. Pagelle

Duello aereo fra Gonzalo Rodriguez e il capitano del Frosinone, Daniel Ciofani
Duello aereo fra Gonzalo Rodriguez e il capitano del Frosinone, Daniel Ciofani (Foto Twitter Sport Mediaset)

FROSINONE – Fa muro il Frosinone. E la Fiorentina non passa. La volontà c’è stata, soprattutto nel finale del primo tempo (con un palo di Kalinic e una traversa di Borja) e anche nella ripresa, con una grande spinta. E qualche pericolo nelle ripartenze: anche il Frosinone coglie la traversa con Kragl. Ma il problema è che senza il gol della vittoria la Roma resta lontana (a cinque punti) e le possibilità di agganciarla per l’ultimo, disperato guizzo verso la conquista del posto in Champions, si riducono ancora. Ho visto una Fiorentina aggressiva, certo, ma incapace di far breccia contro una squadra che si è difesa alla vecchia maniera, con tanta grinta, sgomitando e tirando calcioni. Roba da campionato di quarta serie, da catenaccio di un calcio d’altri tempi. Ma comunque utile per rosicare un punticino. Mentre la Fiorentina, come detto, non guadagna quei due che le sarebbero serviti per portarsi a ridosso dei giallorossi di Spalletti, fermati sabato sera, in casa, dalla Roma. Ora bisognerà vibcerle quasi tutte per continuare a sperare, a cominciare dalla Sampdoria, alla ripresa del campionato, il 3 aprile. Che cosa è mancato ai viola? La determinazione davanti. Kalinic si è battuto, ma non è ancora lui. Ammonito, contro la Samp non ci sarà. E Bernardeschi, convocato da Antonio Conte per le due amichevoli della Nazionale, non è riuscito ad essere efficace. Così come Ilicic, incapace di prendersi delle responsabilità. Tello? Inutilmente dribblo mane. Zarate? E’ entrato in fondo, ci ha provato ma stavolta senza costrutto. E allora? Mezza bocciatura per una Fiorentina che non riesce a tornare quella del girone d’andata, capace di cogliere ogni occasione per trovare la vittoria. Ora, ripeto, sarà dura. Ma non bisognerà mollare. La Roma può sbattere nel derby, alla ripresa del campionato: la Lazio, disastrosamente eliminata dagli ottavi di Euroleague, dovrà provare a vincere la stracittadina. Ma la Fiorentina non dovrà più sbagliare: altrimenti il goffo andamento del girone di ritorno rischierà di annullare le esaltanti prestazioni dell’avvio di campionato. Con quei rutilanti risultati capaci di far sognare. L’augurio? Che il risveglio non sia brusco e del tutto deludente.

TATARUSANU – Duemila i tifosi viola sugli spalti del Matusa. Paulo Sousa sceglie modulo (3-4-2-1) e uomini già sperimentati. In mediana, con Vecino, Badelj e Alonso, c’è Bernardeschi. A tre quarti Ilicic e Borja. Davanti Kalinic. Viola subito in avanti. Al 4’ Kalinic conquista una punizione per fallo di Sammarco appena fuori area. Tira Alonso, ma la palla rimbalza sulla barriera. Al 13’ chance viola: sinistro troppo debole di Ilicic che conclude non bene una rapida ripartenza. Due minuti dopo tira ancora Ilicic: pallone fuori. Sessanta secondi dopo presunto fallo di Gonzalo Rodriguez su Daniel Ciofani, che reclama il rigore. Valeri, secondo me giustamente, fa proseguire. Il Frosinone picchia a metà campo. Borja ne fa spesso le spese. Prima sostituzione di Stellone: fuori Frara dolorante, dentro l’austriaco Gucher. Quindi Ajeti falcia in maniera pericolosissima Bernardeschi. Ammonizione, ma ci poteva il rosso diretto. Troppo nervosi i giocatori di Stellone. Poi (26’) grande parata in tuffo di Tatarusanu su Kragl. Brutto episodio (30’): Blanchard lascia partire un mezzo ceffone a Kalinic in area. Protesta il centravanti viola. L’arbitro richiama solo verbalmente il difensore del Frosinone. Poco dopo la mezz’ora ripartenze dei locali: Oliver Kragl sbaglia due volte la conclusione davanti alla porta.

TRAVERSA – Ma la Fiorentina conduce il gioco e il Frosinone si salva in maniera muscolare, cioè picchia e sgomita: Borja e Bernardeschi sono quelli che subiscono i colpi più duri. Provano, i viola, a forzare la difesa del Frosinone prima del riposo, ma i lanci per Kalinic sono troppo lunghi. E al 44’, su assist di Borja, Kalinic avrebbe la palla bnuona, ma il suo tiro è deviato. Ma non basta. Finale da urlo. Tripla occasione per la Fiorentina nel minuto di recupero: palo di Kalinic; poi Borja tira e para Leali alla disperata; ancora Borja: traversa. Tensione dopo il fischio del riposo. Paulo Sousa è furibondo per i colpi dei giocatori del Frosinone ai viola. L’arbitro fa capire che può estrarre cartellini. Un dirigente della squadra locale spi ntona un viola al rientro negli spogliatoi. Ma nella ripresa lo stesso dirigente torna in campo. Frosinone all’attacco: Gucher buttato giù da Astori (ammonito) al limite dell’area. Punizione di Pavlovic, murato due volte. Occasione Barnardeschi al 9’: tiro e deviazione in tuffo di Leali. Che si ripete un attimo dopo su Vecino. Strepitoso il portiere del Frosinone.

ZARATE – Fiorentina in avanti. Kalinic e Bernardeschi hanno due buone occasioni, ma non riescono a far breccia. Entra Tello (18’), esce Bernardeschi. Rimpallo favorevole per Badelj (20’) nettamente fuori. E’ la quinta occasione della Fiorentina nel secondo tempo. Paulo Sousa tenta anche la carta Zarate (26’). Esce Badelj e va indietro Borja. Il Frosinone è alle corde e spazza via alla viva il parroco. Stellone rinuncia alla punta, Daniel Ciofani, e mette un centrocampista offensivo: Tonev. Che ha una grande occasione (31’) ma Tata para con un guizzo. Ammonito Kalinic per una gomitata ad Ajeti: salterà la partita del 3 aprile contro la Sampdoria. Improvvisa ripartenza Frosinone: Oliver Kragl lascia partire un siluro che si stampa sulla traversa. Tata guarda allibito. Ma la fortuna lo assiste. E si ripete poco dopo, quando Tonev (egoistissimo) decide di tirare invece di servuire Kragl ben piazzato. Kalinic, ferito al mento, viene medicato e suturato. Sousa tenta il tutto per tutto: fuori Ilicic e in campo Babacar. Ennesima dimostrazione di fiducia per l’attaccante. Quindi Zarate falciato da Sammarco. Maurito batte la punizione diretta: pallone alto. La Fiorentina insiste ma non riesce a sfondare. Finisce senza gol. Ahi, Fiorentina. Altra occasione sprecata. Nelle ultime tre partite una sconfitta e due pareggi. Troppo poco per puntare alla Champions.

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Fiorentina, Frosinone


Sandro Bennucci

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