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Renzi: Pd non può fare il badante governo M5S o il socio di Casaleggio. Chi ha perso non deve governare

ROMA – L’ex segretario del Pd torna sulle scene televisive, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo che Fa, e dà subito un segnale chiaro in vista della Direzione del suo partito: «Il titolo di domani dovrebbe essere quello di tutti i giorni: siamo seri, chi ha perso le elezioni non può andare al governo. Non possiamo far passare il messaggio che il 4 marzo sia stato uno scherzo. Il Pd ha perso: tocca a Salvini e Di Maio a governare. Non possiamo rientrare dalla finestra come un gioco di palazzo» o con decisioni «dei caminetti romani». Un messaggio chiaro al suo partito, ma anche al Presidente Mattarella, che fin qui sembra aver incoraggiato, quasi supportato la formazione di un governo anomalo PD – M5S, in netto contrasto con la volontà popolare.

E inoltre sottolinea, con toni duri: «Ho iniziato a far politica contro il partito azienda di Berlusconi, vorrei evitare che il finale di partito del Pd sia diventare socio di minoranza di un altro partito azienda come quello di Casaleggio: ai loro parlamentari dico, strappate il contratto con società private. Andare a fare badanti a governo Cinque stelle è offensivo per i Cinque stelle, oltre che per il Pd».

Il 3 maggio ci sarà a direzione del Pd: «Io dico la mia – sottolinea -, poi deciderà la direzione, l’assemblea dei parlamentari. Sarebbe una presa in giro degli italiani» andare al governo con i Cinque stelle. «Abbiamo perso? Non abbiamo paura, ripartiamo da zero. Ma il governo lo deve fare chi ha vinto».

E poi torna al referendum costituzionale perso: «Dal 4 dicembre 2016 questo Paese è bloccato: su questo si poteva fare un governo insieme. Da quel momento l’Italia non è più in grado di avere un sistema efficace ed efficiente. Non era un referendum sui poteri di Renzi ma sul futuro dell’Italia. È un contrappasso dantesco. Salvini e Di Maio avrebbero avuto interesse a farsi un ballottaggio».

«O M5s e Lega fanno il governo» o «scriviamo le regole insieme» – dice ancora il senatore dem: legge elettorale e una riforma costituzionale per «fare iniziale davvero la terza Repubblica» perché con due Camere «il ballottaggio non è possibile». «M5s e Lega scrivetele voi le regole: noi da subito vi diciamo che a meno che non propongano la dittatura, siamo pronti a sederci e dire che va bene». «Un anno, due anni, un anno e mezzo. Con quale governo? Deciderà il presidente della Repubblica quale la forma migliore»

 

Governo, M5S, pd, renzi


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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