Skip to main content
La pista dell'aeroporto Vespucci a Firenze

Riggio (Enac): «La pista di Peretola è strategica: deciderà il governo»

La pista dell'aeroporto Vespucci a Firenze
La pista dell’aeroporto Vespucci a Firenze

FIRENZE – «Con tutto il rispetto per gli amministratori regionali e locali, mi preme sottolineare che sull’ampliamento degli aeroporti di Firenze e di Pisa, considerati un’entità unica nel piano del ministro Lupi, si sta giocando una partita strategica nell’interesse del Paese». Lo dice a FirenzePost Vito Riggio, presidente dell’Enac, l’ente che governa l’aviazione civile eche sta per ricevere il masterplan di Peretola dov’è indicata la nuova pista, ma in due versioni: da 2.000 metri, ritenuta insufficiente sia per i parametri di sicurezza  che per quelli di sviluppo del traffico aereo;  da 2.400 metri, rispondente alle aspettative dei tecnici, quindi in grado di far raggiungere allo scalo fiorentino almeno 4 milioni di passeggeri l’anno. Che, sommati ai potenziali 8 milioni di Pisa, porterebbero la Toscana a quota 12 milioni, in linea con le aspettative del governo.

Vito Riggio presidente Enac
Vito Riggio presidente Enac

Riggio  aggiunge che, ragionevolmente, nel giro di sei mesi, l’Enac  farà la sua valutazione sulle proposte firmate da Marco Carrai, presidente di Adf, la società che gestisce lo scalo di Firenze. Ma lascia intendere che il sì sarà per la pista più lunga, con buona pace per quella da 2.000 metri, in discussione ormai da tre anni nel Consiglio regionale della Toscana. Non vuole scendere di nuovo in polemica, il presidente dell’Enac, ma il suo pensiero è preciso: «Firenze e Pisa figurano insieme nel piano strategico degli aeroporti, valido 15 anni, cioè fino al 2029. E l’interesse nazionale è destinato a superare i vincoli territoriali».

In altri termini, significa che la minaccia del governatore della Toscana, Enrico Rossi («Voterò contro l’allungamento della pista se non ci sarà l’accordo sui 2.000 metri…»), potrebbe  essere vanificata da un intervento del governo a favore della pista lunga, dopo il sì di Enac alla proposta di Adf. La Regione, in questo caso, rischierebbe di finire fuori gioco. E di essere indicata come ente perditempo. Non basta: per il superiore interesse nazionale, potrebbe essere chiesto di rivedere, anche in questo caso, il titolo V° della Costituzione. Non a caso, la linea di Matteo Renzi sembra orientata a centralizzare di nuovo il potere togliendolo alle Regioni. E per quanto riguarda Peretola viene spontanea una considerazione: il presidente dell’aeroporto di Firenze, Marco Carrai, è un renziano di ferro, possibile che abbia deciso di presentare due progetti senza sentire il suo «capo»? Quasi impossibile. Per cui è molto probabile che Carrai abbia ricevuto il via libera da Renzi, consapevole che la pista da 2.400 metri sarebbe stata indigesta per Rossi.

Morale? Riggio aspetta che i tecnici gli diano la risposta che aspetta. Eppoi la nascita della holding, ossia la fusione fra la fiorentina Adf e la pisana Sat. Dopodichè dovrebbe essere il governo a farsi carico dei problemi territoriali e a dire sì all’allungamento della pista secondo le richieste dell’Enac.

 

 

aeroporto galilei, enac, Peretola


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

Commenti (3)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741