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I carabinieri fermano la banda del rame, cinque arresti

Tubi e grondaie di rame recuperati dai carabinieri

FIRENZE – Rubavano grondaie e tubazioni di rame, ma anche carburante diesel dagli automezzi in sosta. Un lavoro continuo da mesi, giorno e notte senza interruzione, soprattutto nelle provincie di Firenze, Pisa, Siena e Massa Carrara. Obiettivi preferiti vecchie fabbriche e aziende ormai chiuse, in attesa delle procedure fallimentari o di nuovi proprietari, dove la sorveglianza è ridotta o assente. Ma l’interesse della banda si estendeva anche a bar e abitazioni. Perfino all’interno di un cimitero, quello di Vinci, dove alcuni giorni fa erano stati asportati non solo gronde ma anche vasetti di rame per i fiori sulle tombe.

Stamani i carabinieri della Compagnia di Borgo San Lorenzo, diretta dal capitano Lanfranco Di Sipio, con i colleghi di Empoli e Scandicci, hanno arrestato quattro uomini, di nazionalità rumena e moldava, oltre ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un quinto componete della banda. Tali provvedimenti si vanno a sommare ad altri quattro arresti eseguiti in flagranza di reato ed ad un quinto fermo avvenuto una settimana fa. In tutto sono finiti in carcere una decina di persone.

La complessa indagine era iniziata nell’ottobre 2012, quando i carabinieri di Scarperia hanno arrestato per tentato furto due rumeni che stavano rubando cavi di rame dall’interno dell’azienda Top Finish. Altro episodio il furto di slot machine nella notte del 5 gennaio ai danni del bar “Art Caffè” di Vaglia, quando i militari della locale stazione guidati dal luogotenente Gerardo Ferrentino hanno arrestato in flagranza un rumeno di circa 50 anni, il più anziano del gruppo, recuperando la refurtiva. Rubati anche gasolio da una cisterna delle Ferrovie dello Stato presso la Stazione di Firenze Castello, circa 100 chili di rame a una ditta di Scandicci, 300 chili e 200 litri di gasolio a Monteriggioni (Siena). Il furto più grosso quello di 2 tonnellate e mezzo di rame alla Eaton di Massa nel febbraio.

Le centinaia di litri di gasolio, rubati da escavatori e da cisterne presso le varie ditte derubate, venivano poi riutilizzato dalla stessa banda per i rifornimenti dei furgoni utilizzati durante i raid notturni o rivenduto ad altri connazionali al prezzo di 1 euro al litro. Sono in corso indagini per individuare gli acquirenti del rame. Gli stranieri sottoposti a fermo, dell’età compresa tra i 24 ed i 53 anni, tutti domiciliati tra Empoli e Scandicci, sono stati tutti condotti presso il carcere di Sollicciano in attesa di essere interrogati dai magistrati.

Sandro Addario

Giornalista

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