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Letta da Spineto annuncia regole e priorità del Governo

La riunione del Governo Letta a Spineto
La riunione del Governo Letta a Spineto

SIENA – «Le nostre regole di linguaggio sono improntate sulla franchezza e lealtà reciproca, i ministri si occupano solo di governo». Così il premier Enrico Letta ha iniziato la conferenza stampa per fare il punto sul ritiro di Sarteano nel senese.

In circa due giorni di  «ritiro» in Abbazia i membri del nuovo esecutivo guidato da Enrico Letta hanno cercato «fare spogliatoio». Ma soprattutto hanno tentato di mettere a punto i primi provvedimenti economici e di chiarire i rapporti tra le varie forze della maggioranza. Rispetto ai problemi che si sono verificati con la manifestazione del Pdl a Brescia contro la magistratura, cui hanno partecipato alcuni ministri del governo come Alfano, Lupi e Quagliariello, la decisione presa è chiara: «i ministri si occupano del governo, con un impegno a stare fuori dalla vicende più prettamente politiche e partitiche a partire dalla campagna elettorale per le amministrative» ha spiegato Letta nel salone dell’Abbazia di Spineto.

Il presidente del Consiglio ha poi tracciato la road map per i primi cento giorni, con al centro Imu, occupazione giovanile, fisco e riforma della politica. Un pacchetto di «agevolazioni fiscali per gli italiani che vogliono fare» e l’avvio di una riforma della politica che «arrivi a un punto di non ritorno».

Sulle coperture per rifinanziare la cassaintegrazione e sul rinvio dell’Imu si avranno risposte venerdì, nel Consiglio dei ministri. Il cdm si riunirà sempre di venerdì e la regola verrà applicata a partire da questa settimana.

Una commissione di esperti per le riforme costituzionali. Sarà presieduta dal premier ed elaborerà idee da consegnare ai presidenti delle Camere che a loro volta dovranno approvarle e consegnarle alla Convenzione.

Enrico Letta e Angelino Alfano in conferenza stampa a Spineto
Enrico Letta e Angelino Alfano in conferenza stampa a Spineto

L’economia e le riforme sono stati i principali punti al centro della discussione, spazio di rilievo occupato dalla presentazione del piano per l’occupazione giovanile predisposto dal ministro del Lavoro Enrico Giovannini. Saccomanni oggi all’Eurogruppo con i conti in ordine. Per Imu e Cig in deroga le coperture verranno trovate. Ma è soprattutto sul lavoro che non sono ammessi errori, una partita da giocare sul piano nazionale e su quello europeo. Visto che è Bruxelles che può liberare le risorse per far ripartire la crescita e l’occupazione. Ci sono tra i 10 e i 12 miliardi di euro che possono essere tradotti in investimenti ma anche in politiche per il lavoro se solo si riuscisse a inserire i costi di queste ultime all’interno della golden rule, quella regola che esclude le spese per lo sviluppo dai vincoli del 3% per il rapporto deficit-Pil.

Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e della vecchia legge elettorale del Porcellum. Secondo il premier con questa legge elettorale non si può andare a votare. «In tempi rapidi possiamo avere una rete di protezione, di cui si occuperà il ministro Quagliariello, per la quale non ci sia la paura, se succedesse l’imponderabile, di andare a votare con questa legge» ha spiegato Letta.

Enrico Letta, governo Letta


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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