
FIRENZE – L’indicatore dei Consumi Confcommercio registra, ad agosto, una diminuzione del 2,4% in termini tendenziali e una variazione nulla rispetto a luglio. In termini di media mobile a tre mesi l’indicatore, corretto dai fattori stagionali, segnala una stabilizzazione, tendenza che prosegue ormai da alcuni mesi. In pratica il sentiment di famiglie e imprese, non lascia intravedere alcun recupero della domanda interna né segnali di crescita dei livelli occupazionali o del reddito disponibile.
Stando alle stime preliminari di Confindustria la produzione industriale è aumentata sia ad agosto (+0,6%), che a settembre (+0,2), così come gli ordini (+0,1%, +0,7%), dati che potrebbero cominciare a produrre deboli effetti concreti solo tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014. Il miglioramento atteso «è di modesta entità, in considerazione -rileva Confcommercio- dell’assenza di misure incisive volte alla diminuzione del carico fiscale sulle famiglie e sulle imprese».
Per il mese di ottobre si stima una variazione congiunturale dell’indice dei prezzi al consumo dello 0,1%, con un tasso di crescita tendenziale pari all’1,1%, in ripresa rispetto allo 0,9% di settembre. Su queste dinamiche incide l’aumento di un punto percentuale dell’aliquota Iva ordinaria applicata a beni e servizi che pesano sul paniere per circa il 51%, controbilanciata, in parte, dalla riduzione dei prezzi degli energetici e dei carburanti.