
GROSSETO – Sopralluogo dei Ris dei carabinieri nell’appartamento in via Ansedonia, a Grosseto, dove Sergio Bertini, 47 anni, ha ammesso di aver strangolato la sua compagna Irina Meyntser e che poi ha tentato di disfarsi del cadavere gettandolo in un burrone all’Argentario.
L’uomo, durante l’interrogatorio di garanzia ha definito «un abbraccio troppo vigoroso» la stretta che ha portato alla morte della sua compagna russa. Il sopralluogo per scoprire se quella è effettivamente la scena del crimine.
Al sopralluogo presenti i magistrati che coordinano l’inchiesta, Laura D’Amelio e Marco Nassi e i carabinieri della procura. «Bertini è distrutto -ha detto Tommaso Galletti, l’avvocato che lo difende- e ha detto di voler pagare per quello che ha fatto».