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Natale con pochi regali e feste in tono minore

Natale di crisi, meno regali e feste dimesse

Natale con pochi regali e feste in tono minore
Natale con pochi regali e feste in tono minore

FIRENZE – Sarà ancora un Natale di crisi. Gli italiani non rinunceranno ai regali: tireranno la cinghia, ancora una volta, ma li faranno quasi 9 su 10 seppure con budget ridotto e puntando sul made in Italy. Un modo per sostenere le imprese in difficoltà, innescando una sorta di gara di solidarietà nazionale verso chi continua a perdere il lavoro.

Secondo Confcommercio oltre il 69% degli intervistati pensa che il Natale sarà festeggiato in maniera dimessa (il 66,4% l’anno scorso) ma l’85,8% degli intervistati farà doni (era l’86,3 nel 2012) nonostante il 47% si senta più povero rispetto allo scorso anno (oltre il 47%). Numeri cui fanno eco i dati elaborati da Coldiretti: quest’anno il budget per regali scenderà a 171 euro per famiglia, in calo del 5% sul 2012.

Una scelta quasi obbligata perché, denunciano Federconsumatori e Adusbef, per il secondo anno di fila le tredicesime caleranno con un taglio dello 0,9% a 34,2 miliardi: 300 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno. E, come se non bastasse, il 90,9% andrà via tra tasse, bollette e mutuo.

Aumenta la percentuale di coloro, soprattutto sotto i 34 anni, che dichiarano di non essere intenzionati a fare acquisti per i regali di Natale: dal 13,7% del 2012 al il 14,2% di oggi. Eppure più di un italiano su due considera gli acquisti natalizi una spesa necessaria e piacevole. A frenare i consumi è la crisi e l’incertezza verso il futuro.

La crisi spinga il 63% degli italiani ad acquistare per i proprio regali prodotti made in Italy anche per aiutare l’economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro in una difficile momento di difficoltà che sta portando alla chiusura di molte imprese e alla perdita di occupazione.

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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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