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EQUITALIA

Cartelle esattoriali, sta per scadere il mini-condono sugli interessi

EQUITALIA

ROMA – Scade il 28 febbraio la sanatoria dei ruoli prevista dalla legge di Stabilità, che consente di pagare le cartelle esattoriali emesse da Equitalia escludendo dal pagamento gli interessi. Occorre premettere che gli importi dovuti per regolarizzare una cartella di Equitalia comprendono diverse voci: il tributo vero e proprio, la sanzione comminata, l’aggio esattoriale di competenza di Equitalia (corrispondente al 9% dell’importo del tributo), le spese per eventuali procedure esecutive e gli interessi della cartella, oltre a quelli di mora, se dovuti. Solo queste ultime due voci sono l’oggetto del condono.

Questi i requisiti per aderire a quello che è stato definito il “mini-condono”.

COSA SANA IL CONDONO – Chi aderisce alla sanatoria evita di pagare gli interessi calcolati sulla cartella esattoriale al 5,23% nonché gli interessi di mora.

LA SCADENZA – L’adesione deve avvenire entro il 28 febbraio 2014.

CHI PUÒ ADERIRE – La possibilità di aderire è data a tutti coloro che hanno ricevuto atti da pagare che sono stati affidati a Equitalia per essere notificati entro il 31 ottobre 2013 da uffici statali, agenzie fiscali (Entrate, Demanio, Dogane e Momopolio), Regioni, Province e Comuni. Sono quindi comprese anche le multe, sia della polizia di stato che degli organi locali, che il bollo, come specificato in un comunicato stampa diffuso da Equitalia il 23 gennaio. Restano comunque esclusi, come specificato in una disposizione interna della stessa Equitalia, gli atti emessi da enti previdenziali e assistenziali, come Inail e Inps, che non rientrano tra quelli che vengono definite amministrazioni statali.

COME ADERIRE AL CONDONO – Per sapere quali sono gli atti emessi a proprio nome che possono rientrare nella sanatoria, conviene rivolgersi a uno sportello Equitalia e chiedere un estratto di ruolo. Da questo sarà possibile estrapolare i ruoli emessi dagli uffici che rientrano nel condono e che sono stati consegnati entro il 31 ottobre 2013. 

COSA E COME PAGARE – Una volta individuati i ruoli da condonare, bisognerà sommare tutte le cifre dovute, escludendo solo gli interessi indicati  nonché gli eventuali interessi di mora, ma conteggiando comunque l’aggio esattoriale, le spese di notifica ed eventuali spese esecutive. Quantificata la cifra da pagare, questa dovrà essere saldata direttamente alla cassa di uno sportello Equitalia in unica soluzione senza possibilità di rateazione. Il tutto entro il 28 febbraio 2014.  E sarà forse questa ultima condizione che decreterà l’insuccesso di questa sanatoria, considerato che tanti attendono l’emissione della cartella esattoriale, pur sapendo che le sanzioni e gli interessi saranno più alti, proprio per poter accedere alla rateazione che ora, con la nuova normativa, consente di chiedere addirittura fino a 120 rate.

 

equitalia, Fisco


Piero Corradini


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