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Immigrati nel centro di accoglienza di Lampedusa

Immigrati, la Regione Toscana attacca il governo: «Non siamo stati informati»

Immigrati nel centro di accoglienza di Lampedusa
Immigrati nel centro di accoglienza di Lampedusa

FIRENZE – «Capiamo l’emergenza, ma la prossima volta dobbiamo provare a gestirla in modo più programmato». E’ questa la reazione di Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e neo assessore al welfare all’arrivo in Toscana di circa 400 immigrati sbarcati a Lampedusa. Stando alla nota diffusa da Palazzo Sacrati Strozzi, la Regione non sarebbe stata informata né dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, né dalle prefetture toscane della decisione di alleggerire i centri di accoglienza siciliani, ormai stipati e allo stremo, inviando 2.300 immigrati in tutte le Regioni. A quanto pare, il governatore Enrico Rossi è venuto a conoscenza della nuova emergenza solo in mattinata. E non deve aver gradito, visto l’impegno che la Regione aveva dedicato alle precedenti emergenze insieme alle Province e ai comuni.

POLEMICA -Per questo, non a caso, la Saccardi continua: «Capiamo l’emergenza, ma chiediamo di coinvolgere le Regioni, che nell’accoglienza diffusa sul territorio, assieme a Province e Comuni, sono una risorsa e non certo una difficoltà. La Toscana è stata la Regione che ha inaugurato nel 2011 il modello di accoglienza diffusa per i profughi che fuggivano dal Nord Africa: può dunque dare una mano al Governo». Al ministro dell’Interno la vice presidente della Toscana chiede di sbloccare anzitutto i posti per i rifugiati e chi richiede asilo. Sono i cosiddetti posti SPRAR. Ce ne sono trecento al momento liberi in Toscana, in più strutture, per esempio al Villaggio La Brocchi in Mugello e a villa Pieragnoli a Firenze. Il capitolo del ministero però è vuoto. «Chiediamo che venga ricostituito velocemente», dice la Saccardi.

RENZI – Quindi un invito diretto a Renzi: «I confini del nostro Paese non sono solo i confini d’Italia ma d’Europa. Il presidente del Consiglio (che lo sa bene per aver affrontato da sindaco tante emergenze) sono certo che lo saprà fare presente nel corso della prossima missione europea, perché l’Europa non può chiedere solo rigore nei conti e poi dimenticarsi di un’emergenza come questa». Anche l’Anci, l’associazione dei Comuni toscani, è sulla stessa lunghezza d’onda, ricordando gli oltre 500 posti per l’accoglienza dei richiedenti asilo, in convenzione con il ministero dell’interno.

FORZA ITALIA – Ma Rossi deve vedersela anche con la critica interna, che viene dal Consiglio regionale. Stefania Fuscagni, consigliere di Forza Italia e portavoce dell’opposizione di centrodestra, parla di emergenza gestita nel peggiore dei modi, senza pianificazione e senza il coinvolgimento di chi è in prima linea, ossia sindaci, associazioni di volontariato e cittadini, a cui vanno date informazioni certe e soprattutto garanzie di sicurezza e tranquillità. La Fuscagni si chiede perché la Regione non sia stata informata e se la scelta è da mettere in conto al governo Renzi. Quindi consiglia al governatore Rossi di mettersi in contatto, e di farsi ascoltare, dal ministro dell’Interno Alfano.

 INFORMAZIONE – Ma al di là della polemica politica e delle competenze fra vari livelli istituzionali, resta un punto fermo: di fronte alle emergenze i cittadini devono essere sempre informati. Altrimenti si rischiano sospetti e diffidenze. E quindi proteste.

 

 

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Sandro Bennucci

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