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Zeffirelli: «Ho finito il libro su Francesco, lo porterò al Papa»

La copertina del libro su Francesco d'Assisi
La copertina del libro su Francesco d’Assisi

ROMA – E’ un giorn­­o di festa nella villa di Franco Zeffirelli, sull’Appia Antica baciata da un sole ancora nascosto fra le nuvole ma già tiepido. Di fronte a uno stuolo di giornalisti e al ronzare delle telecamere, il Maestro presenta “Francesco”: il libro che regalerà a Papa Bergoglio.  E di cui, possiamo dirlo con soddisfazione professionale, Firenzepost aveva dato l’annuncio in anteprima assoluta il primo gennaio di questo 2014.  La notizia venne ripresa dagli altri giornali e dalle agenzie e fece il giro del mondo.

CHICCA  – Fu un’anticipazione, una “chicca” come si dice in gergo, che il cronista, appena diventato direttore, ebbe da Zeffirelli come bellissimo dono di Natale, durante il pranzo della vigilia, sempre qui, a casa sua.  E’ tutto confermato, a cominciare dal titolo: spoglio ma di gran significato, dove campeggia solo il nome del poverello d’Assisi, Francesco,  scelto dal Pontefice che viene dall’Argentina. Le foto sono quelle del film “Fratello Sole, sorella Luna”, girato nel 1972, e considerato un punto fermo nella ricostruzione della meravigliosa storia francescana. L’introduzione è firmata, guarda caso, da un altro Francesco: il sociologo Alberoni. La recensione critica è della giornalista Anna Maria Piacentini. La premessa, invece, l’hanno scritta due addetti ai lavori:  Padre Fortunato,  direttore  della rivista San Francesco e lo storico Don  Felice Accocca, che dichiarano: “Presentare questo libro,  vuol dire  per noi, presentare il film che ha contribuito  a fare la storia del francescanesimo. Un vero caso cinematografico. Intere generazioni si sono formate un’idea di San Francesco, partendo dal film. E molti giovani, a cavallo degli anni ’70, hanno scelto la tonaca.”

RENZI – Zeffirelli, il più grande fiorentino vivente, parla del fiorentino sulla cresta dell’onda, Matteo Renzi. Dice che riscbhia perchè pala in maniera scbietta, come si fa in riva all’Arno. Poi chiede attenzione per il libro: edito e distribuito da De Luca Editori d’Arte, il volume per il  Papa (sarà tradotto in almeno quattro lingue) mostra il cammino di Francesco, quando fa rinascere il Cristianesimo in  Europa. Espiega, il Maestro, perché ha voluto scriverlo. Di fronte alle decine di colleghi, una volta tanto sensibili al fatto di essere di fronte a un grande della cultura italiana, ripete la storia che conoscevamo: “Stavo attraversando un periodo della mia vita colmo di incertezze su cosa amare e a cosa dedicare i miei dubbi, quando la scelta della Chiesa di eleggere come nuovo Papa (Bergoglio) un personaggio fino allora poco conosciuto, mi ha colpito profondamente. Ho ritrovato a  poco  a  poco  quella  certezza e  quella fiducia  che sono  l’essenza dello spirito francescano, con cui ho vissuto tutti  i giorni della mia vita”.

RICORDI – Effettivamente, a 91 anni, compiuti il 12 febbraio 2014, e costretto a non muoversi con le proprie gambe, Zeffirelli sembra essere stato riacceso, o addirittura  miracolato, da quest’opera.  Capace di far rifiorire i ricordi di quarant’anni fa, quando girò «Fratello Sole, Sorella Luna» – con Graham Faulkner, Judi Bowker, Alec Guinness – e si mise a cercare le giuste location in tutt’Italia: da Castelluccio di Norcia, nel parco nazionale dei monti Sibillini, a Monreale, che vanta una cattedrale molto simile alla basilica di San Pietro prima della «magnifica rivoluzione artistica» provocata dalla mano di Michelangelo. In Sud America, quandò andò a presentare «Francesco» tradotto in  «Francisco», Zeffirelli venne accolto  da folle in delirio. Quarantamila persone a Lima. E un bagno di folla lo ebbe a Buenos Aires. Dove intravide monsignor Bergoglio, il futuro Papa Francesco. Che presto andrà a trovare in Vaticano con il libro fresco di stampa.

 

 

 

 

 


Sandro Bennucci

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