Riforma dello Stato: Renzi taglia le prefetture (da 106 a 40) e obbliga tutti alla mobilità
ROMA – Il Governo ha varato la tanto attesa riforma della pubblica amministrazione, promuovendo innanzitutto un ricambio dei quadri. Gli over 70 andranno in pensione e non avranno più spazio nelle amministrazioni statali, dove verranno invece aperte le porte all`ingresso di 15 mila giovani. «Parte il ricambio generazionale», ha commentato Matteo Renzi nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. Nel pacchetto prevista anche la mobilità entro i 50 chilometri. I dirigenti saranno licenziabili e i loro premi verranno legati al Pil. Saranno dimezzati i permessi sindacali. Viene riorganizzata la presenza dello Stato sul territorio.
STAFFETTA – Punto chiave del pacchetto è la cosiddetta staffetta generazionale che potrà essere resa possibile attraverso il pensionamento di molte migliala di lavoratori. Gli over 70 non potranno essere mantenuti in servizio o avere incarichi.
MOBILITÀ – La mobilità che l`esecutivo promuove è di due tipi: volontaria e obbligatoria. Nel primo caso, quando cioè è il dipendente a volersi spostare, non servirà l`assenso dell`amministrazione di provenienza ma solo nel caso di passaggio tra sedi centrali di differenti ministeri, agenzie ed enti pubblici nazionali: l`autorizzazione dovrà arrivare entro due mesi dalla richiesta. Per ora quindi appaiono esclusi gli enti locali. C`è però un altro vincolo: l`amministrazione di destinazione dovrà avere una percentuale di posti vacanti superiore rispetto a quelle di provenienza. Anche quando il lavoratore non ha espresso la volontà di spostarsi sarà possibile il trasferimento, senza alcuna formalità, all`interno dello stesso Comune oppure in un raggio di cinquanta chilometri. Il lavoratore che si sposta ovviamente non deve avere un danno retributivo.
FISCO, 730 – Arriverà a casa il 730 compilato. La dichiarazione precompilata dovrebbe inizialmente diventare operativa per dipendenti pubblici e pensionati, ovvero circa 18 milioni su 41 milioni di contribuenti (15 milioni di pensionati e 3 milioni di dipendenti pubblici). La seconda tappa dell`operazione mirerà invece a coinvolgere tutti i lavoratori dipendenti, portando la dichiarazione precompilata a essere disponibile a più di 3 contribuenti su 4. Sale il tetto sotto il quale i contribuenti non devono presentare la dichiarazione di successione, nel caso in cui eredi siano il coniuge e i parenti in linea retta. L`importo, prima fissato in 50 milioni di lire (corrispondenti a circa 25.800 euro), passa ora a 75.000 euro.
PERMESSI – Permessi sindacali tagliati della metà. Matteo Renzi lo aveva promesso e non fa marcia indietro. I permessi sindacali subiranno una dura sforbiciata. I giorni di assenza dei rappresentanti dei lavoratori giustificabili per esigenze sindacali saranno dimezzati.
REGIONI – Si delega il Governo a riformare anche la dirigenza delle regioni e degli enti locali. Il processo dovrà rispettare i criteri di riordino istituzionale avviato con la legge n. 7 aprile 2014, n. 56. Sono previsti la creazione del dirigente apicale dell’ente e l’ obbligo per i Comuni con meno di 5000 abitanti di gestire la funzione di direzione apicale in via associata. Verrà istituito un ruolo unico, con accesso mediante concorso o corso–concorso. In sede di prima applicazione saranno inseriti direttamente i dirigenti già iscritti all’Albo dei segretari comunali e provinciali.
STATO – Verranno riorganizzate le amministrazioni dello Stato, riducendo gli uffici e il personale impiegato in attività strumentali per rafforzare le strutture che forniscono servizi diretti ai cittadini. Si tagliano gli uffici di diretta collaborazione dei ministri; si razionalizza la rete organizzativa delle Prefetture-Uffici Territoriali del Governo – che dovrebbero ridursi a 40 – rivedendone competenze e funzioni attraverso il rafforzamento dell’esercizio delle funzioni di coordinamento e il conferimento di ulteriori compiti e attribuzioni di collaborazione interistituzionale; si riarticolano gli uffici a livello regionale e si prevede la gestione unitaria dei servizi strumentali delle pubbliche amministrazioni, mediante la costituzione di uffici comuni.