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Maremma: inchiesta per omicidio sulla morte delle sorelle Carletti. L’agonia nell’auto trascinata per un chilometro da un vortice d’acqua e fango

Maremma, l'auto delle sorelle  Graziella e Marisa Carletti trascinate via dall'acqua e dal fango
Maremma, l’auto delle sorelle Graziella e Marisa Carletti trascinate via dall’acqua e dal fango

GROSSETO – Un’inchiesta per omicidio colposo. L’ha aperta la Procura di Grosseto, stamani 15 ottobre, dopo la morte atroce, ieri pomeriggio, delle sorelle Marisa e Graziella Carletti, rispettivamente di 65 e 69 anni, di Manciano, in Maremma. Le due sorelle hanno perso la vita intrappolate dentro la loro auto trascinata via dalla piena del fosso Sgrilla, in località Guinzoni di Manciano, vicino a Sgrillozzo. Ieri si è verificata l’esondazione del torrente Elsa e anche dell’Albegna. Un’alluvione molto violenta che ha devastato il territorio e ha fatto due vittime.

ACCUSE PESANTI – «Stiamo lavorando a 360 gradi – ha spiegato il procuratore capo Francesco Verusio – per capire bene le responsabilità su cosa non è stato fatto». Il riferimento sarebbe in particolare ai lavori e alle opere previste per la sicurezza del territorio dal punto di visto idrogeologico e all’impiego dei fondi stanziati per gli interventi. Il disastro causato nella Maremma grossetana dal maltempo nel 2012 «fu un evento imprevedibile», ha aggiunto il procuratore, «ma oggi no, la situazione è diversa». La procura, ha spiegato Verusio, ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sulla morte dei tre dipendenti Enel deceduti dopo che la loro auto precipitò nella voragine apertasi nel ponte di Sant’Andrea, sul fiume Albegna, il 12 novembre 2012. E, facendo un confronto, ha spiegato invece perché oggi il suo ufficio ha aperto, per analoghe situazioni, un’inchiesta a seguito dei decessi delle due sorelle ieri sera presso Manciano e per i danni ingenti subiti di nuovo dal territorio nel bacino dell’Albegna a causa del maltempo. Il sostituto procuratore che si occupa dell’inchiesta è Maria Navarro. Le salme delle sorelle Carletti sono tuttora a disposizione dell’Autorità giudiziaria all’obitorio dell’ospedale di Orbetello in attesa che venga disposta l’autopsia.

L’AUTO SPAZZATA VIA – I loro corpi sono stati ritrovati dai vigili del fuoco, dopo alcune ore di affannose ricerche, ieri sera, in mezzo a gravi difficoltà operative. Erano intrappolati nell’auto, trascinata dalla furia delle acque per oltre un chilometro. Da una prima ricostruzione sembra che l’auto si trovasse sulla carreggiata: l’autista di un’ambulanza, rimasta bloccata, ha raccontato d’aver visto un’auto scura sollevata da terra dalla piena e trascinata via. Da quanto si apprende, l’auto ha anche passato un piccolo ponte ribaltandosi più volte, e testimoni raccontano di aver visto e sentito le due sorelle, Graziella e Marisa Carletti sbracciarsi e chiedere aiuto prima di essere sommerse dall’acqua. «Al nostro arrivo – ha raccontato il comandante provinciale dei vigili del fuoco Mauro Caciolai – dopo qualche ora siamo riusciti a trovare l’auto che era completamente coperta da fango e acqua».

DECINE DI SFOLLATI – Ieri pomeriggio per più di tre ore ha piovuto senza sosta nella zona sud della Maremma, in particolare tra Manciano, Orbetello, Albinia e Saturnia. Centinaia le richieste di aiuto. Oltre alle strade, si sono allagate vaste zone della campagna, con danni rilevanti per gli agriturismi e le aziende agricole. Numerose le famiglie evacuate ad Albinia, già devastata dall’alluvione dell’autunno 2012. Gli sfollati hanno trovato riparo al palazzetto dello sport di Orbetello.

AGGRAPPATI AGLI ALBERI – Per molti la giornata del 14 ottobre non sarà facile da dimenticare. Fra gli scampati all’alluvione c’è chi racconta d’aver visto persone aggrappate agli alberi lungo la strada e salve per miracolo, nel comune di Manciano. Parecchi i cittadini che si trovavano nella zona, località Guinzoni, salvati dai mezzi anfibi dei vigili del fuoco e dagli elicotteri. «È un miracolo essere ancora vivi – ha raccontato Piero Crociani – Fortunatamente gli alberi hanno tenuto». «Io ero in auto – ha aggiunto Crociani -, fortunatamente ho una macchina grande ma ho visto due persone aggrappate agli alberi. Siccome c’era molto vento l’elicottero non riusciva ad abbassarsi, poi per fortuna è arrivato il mezzo anfibio». Dei due uomini che si sono salvati aggrappandosi ad un albero uno è stato ricoverato in stato di ipotermia.

CENTO VIGILI DEL FUOCO – Complessivamente dal pomeriggio di ieri i Vigili del Fuoco hanno tratto in salvo 24 persone nella zona della Marisiliana, la piu’ colpita dal maltempo, dopo l’esondazione del torrente Elsa. Sono state salvate con l’anfibio 17 persone, 6 con l’elicottero Drago 63 proveniente dal reparto volo di Ciampino e uno con hovercraft. Numerose autovetture e un’ambulanza sono rimaste bloccate a seguito dell’allagamento della strada provinciale n.74. Il dispositivo di soccorso è stato rinforzato con uomini e mezzi arrivati dai comandi provinciali di Arezzo, Firenze, Lucca, Livorno e Massa Carrara. Attualmente sono al lavoro 100 vigili del fuoco, con soccorritori fluviali, sommozzatori, operatori di hovercraft e di mezzi anfibi per una cinquantina di interventi effettuati.

 

AGGIORNAMENTO DELLE 19.30

I familiari di Marisa e Graziella Carletti, le due sorelle morte a bordo della propria auto dopo essere state travolte dall’alluvione, presenteranno domani 16 ottobre una denuncia per omicidio colposo contro ignoti alla procura della Repubblica di Grosseto. Lo rende noto l’avvocato Tania Amarugi incaricata dai figli delle due donne. La denuncia, ha spiegato il legale, viene fatta «a tutela dei familiari» nel procedimento aperto con un’inchiesta della procura e anche per tutte «le responsabilità che potranno emergere» dagli accertamenti.

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Domenico Coviello

Giornalista

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